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Biografia di Vangelo secondo Luca |
Vangelo secondo Luca Terzo libro del Nuovo Testamento. La tradizione, risalente alla fine del II secolo e generalmente accettata dagli studiosi moderni, lo attribuisce a "Luca, il caro medico" (Colossesi 4:14), uno dei "collaboratori" (Filemone 1:24) citati da san Paolo. A Luca è riconosciuta anche la paternità degli Atti degli Apostoli. Non si sa se il Vangelo sia stato scritto a Roma, in Asia Minore o in Grecia, ma è ormai accettata la sua datazione al decennio 70-80 d.C., anche se alcuni studiosi suggeriscono altre date.
La struttura si modella su quella del Vangelo di Marco; la narrazione è tuttavia arricchita da due cospicue interpolazioni (Luca 6:20-8:3, 9:51-18:14), derivate probabilmente da una raccolta dei discorsi di Cristo noti come "Q", o "Logìa", e da un corpus di tradizioni orali designate come "L", raccolte da Luca o solo a lui note. Il Vangelo di Luca si suddivide in sette sezioni: prologo (1:1-4); nascita e vita nascosta di Giovanni Battista e di Gesù (1:5-2:52); preparazione del ministero di Gesù (3:1-9:50); salita verso Gerusalemme (9:51-19:27); ministero di Gesù a Gerusalemme (19:28-21:37); Passione (22:1-23:56); avvenimenti successivi alla Resurrezione (24).
Il prologo è foggiato sul modello dei prologhi degli storiografi ellenistici e dà l'impressione che Luca fosse soprattutto uno storico, preoccupato di registrare i fatti solo dopo un'accurata indagine. Dal racconto dei primi anni di Gesù derivano i grandi inni del Magnificat (1:46-55) e del Benedictus (1:68-79). I racconti familiari cominciano con l'Annunciazione (1:26-38) e terminano con il ritrovamento di Gesù dodicenne tra i dottori (2:41-52). Il racconto del ministero di Gesù in Galilea segue quello di Marco, salvo rare eccezioni; ad esempio, la versione del viaggio di Gesù dalla Samaria a Gerusalemme contiene materiale che non trova riscontro in Marco e in Matteo (probabilmente tratto dalla fonte "L"); vi sono alcune celebri parabole, come quelle del buon samaritano (10:29-37) o del figliol prodigo (15:11-32), nonché la versione più breve del Padre Nostro, priva però della dossologia presente in Matteo (6:9-15) e collocata in un contesto differente.
La fonte è Marco anche per il ministero di Gesù a Gerusalemme e la sua Passione e Resurrezione. Sono invece aggiunte le ultime parole di Gesù ai discepoli (22:21-38), le sue parole lungo la Via Crucis (23:28-31), quelle dei due ladroni crocifissi (23:39-43), le apparizioni di Cristo risorto sulla strada di Emmaus e a Gerusalemme (24:13-49), e la sua Ascensione (24:50-53).
Il Vangelo di Luca fu scritto soprattutto per la divulgazione tra i gentili, benché Luca, più di Matteo e Marco, si sforzasse di delineare la persona e il ministero di Gesù in una prospettiva di storia universale. L'attenzione di Luca verso i gentili o i samaritani, unita all'asserzione che il suo Vangelo precorre il giorno in cui la parola del Signore verrà predicata "a tutte le genti" (24:47), lo distingue dagli altri evangelisti. Inoltre auspica giustizia sociale, mostra attenzione per i peccatori e gli emarginati e, unico tra gli evangelisti, riserva considerazione per le donne (7:11-17, 7:36-50, 8:1-3).
Frasi Celebri di Vangelo secondo Luca
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Data creazione biografia:
20 novembre 2005
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