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Biografia di Quinto Settimio Fiorente Tertulliano

Apologeta latino

1. Vita e opere -
- Ricevette un'educazione classica completa, comprendente anche una buona conoscenza del greco.
Datosi presto allo studio della giurisprudenza, ne divenne assai esperto. Si convertì al cristianesimo verso l'anno 195 e portò nella difesa della nuova fede tutto l'ardore del suo cuore e l'acutezza del suo possente ingegno. Fortemente rigorista con se stesso si lasciò trascinare dentro la spirale della eresia montanista, che abbracciò apertamente nel 213.
TERTULLIANO visse assai a lungo, ma sono ignoti la data e il luogo della sua morte.

2. Pensiero -
- TERTULLIANO è il primo grande teologo della Chiesa latina e la sua speculazione teologica presenta già chiare differenziazioni dalle grande speculazione teologica greco-orientale; si tratta di una speculazione più portata verso il concreto, contraria ad una elaborazione puramente speculativa ed intemporale della Parola di Dio; un'attenzione al concreto dovuta oltre che alla sua mentalità anche al modulo filosofico stoico che egli preferisce a quello platonico comunemente usato dai teologi greci. Nella considerazione dei problemi dell'anima e di Dio, egli porta questa sua ansia per il concreto e, avvalendosi delle categorie dello stoicismo, parla di corporeità dell'anima e di corporeità «sui generis» di Dio. Contro Marcione e gli gnostici difese energicamente l'unità di Dio, la sua rivelazione nelle Scritture e la verità che Dio è autore unico sia dell'A.T. sia del N.T. Contro gli gnostici, in particolare, respinse l'idea di una salvezza consistente in una conoscenza esoterica dell'insegnamento di Cristo, riaffermando categoricamente la redenzione attraverso l'incarnazione, morte e risurrezione di Gesù, preludio alla resurrezione dei morti e all'instaurazione del Regno. Notevole il contributo di TERTULLIANO alla elaborazione della dottrina sulla Trinità; egli usa per primo i termini trinitas, substantia, persona, gettando così i fondamenti della terminologia teologica latina, e per definire le relazioni esistenti tra Padre, Figlio e Spirito Santo adotta la formula «una sostanza e tre persone». Nell'Apologeticum mette in mostra il carattere superstizioso delle pratiche religiose pagane e difende le virtù civili dei cristiani, dei quali sottolinea il lealismo nei confronti dell'impero. Nel De praescriptione haereticorum TERTULLIANO fissa quello che varrà come criterio definitivo per stabilire l'ortodossia dell'insegnamento di una chiesa particolare o di un teologo, il criterio della praescriptio, vale a dire l'antichità della dottrina insegnata e quindi la sua appartenenza al deposito originario della fede cristiana ricevuto dagli Apostoli. L'argomentazione di TERTULLIANO è fondata sulla considerazione che la Chiesa per tramite degli Apostoli e della tradizione che a loro legittimamente fa capo si collega con Cristo, derivando da lui la missione di predicare il Vangelo e di fissare le norme di tale predicazione. Pertanto solo la Chiesa ha diritto di interpretare la Scrittura in armonia col deposito della fede ricevuto dagli Apostoli. L'antichità della sua dottrina, anteriore a tutte le eresie, è pegno dell'autenticità della tradizione cui essa si collega e perciò del suo buon diritto a pretendere di essere unica depositaria di tale tradizione e della interpretazione della Scrittura.

Frasi Celebri di Quinto Settimio Fiorente Tertulliano

Filosofia:
Credo quia absurdum. / Credo perché è assurdo.
Verità/Menzogne:
La verità persuade per mezzo dell'insegnamento, ma non insegna persuadendo.
Verità/Menzogne:
La verità non arrossisce.

Libri Quinto Settimio Fiorente Tertulliano
Data creazione biografia: 1 gennaio 1970
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