Cerca contemporanei | Cerca conterranei | Stessa categoria |
Biografia di Piero Chiara |
Scrittore
Piero Chiara nacque a Luino (Varese) il 23 marzo 1913 da Eugenio, siciliano immigrato al Nord come impiegato delle Regie Dogane, e Virginia Maffei. Coetaneo ed amico del compaesano Vittorio Sereni, Chiara studiò in diversi collegi, tra cui il San Luigi di Intra e il De Filippi di Arona (di fronte alla statua di San Carlo Borromeo, spesso rievocata nelle sue opere): in realtà il futuro scrittore rimase un autodidatta e, solo nel 1929, dopo una serie di disavventure scolastiche, ottenne il diploma di licenza complementare come privatista.
Dopo aver compiuto vari mestieri viaggiando tra Italia (Roma, Napoli) e Francia meridionale (Nizza e Lione), Chiara vinse un concorso come aiutante di cancelleria e, come dipendente della magistratura, lavorò in numerose sedi, da Pontebba a Cividale, fino al trasferimento a Varese dove restò in carica fino al raggiungimento dell'età pensionabile. Al 1936 risale il matrimonio con Jula Scherb, dalla quale Chiara ebbe un figlio, Marco, ma il matrimonio naufragò presto.
Nel 1940 lo scrittore venne richiamato alle armi ma venne congedato poco tempo dopo; nel 1944, in seguito ad un ordine di cattura emesso dal Tribunale Speciale Fascista, Chiara si rifugiò in Svizzera dove visse come internato in varie località tra cui Bellinzona, Lugano e Loverciano presso Mendrisio. Dopo essere stato liberato restò in Svizzera per qualche tempo insegnando storia e filosofia al liceo italiano dello Zugerberg: in Svizzera venne pubblicata la prima opera di Chiara, la raccolta di poesie Incantavi (1945) il cui titolo allude ai covoni di grano che vengono chiamati così nel dialetto luinese. Nel 1950 uscirono a Lugano le prose di Itinerario svizzero e nel 1959 venne pubblicato il volume Dolore del tempo che comprende prose e racconti.
Tornato in Italia, Chiara si sposò una seconda volta (1955) e, da allora fino alla morte (31 dicembre 1986), si dedicò, oltre che alla letteratura, al giornalismo, collaborando alla terza pagina del «Corriere della Sera». Il suo primo romanzo, Il piatto piange (1962), venne pubblicato da Mondadori su proposta di Vittorio Sereni. Il libro, che rievoca la vita dei caffè luinesi negli anni Trenta, ottenne subito un grande consenso di pubblico e di critica e il successo venne confermato da La spartizione (1964, Premio Selezione Campiello) e Il balordo (1967, Premio Bagutta). Tra i due romanzi si collocano i racconti di Con la faccia per terra e altre storie (1965) dove il ricordo dell'autore si sofferma sulla Sicilia, terra d'origine del padre Eugenio.
Tra i titoli narrativi più importanti L'uovo al cianuro e altre storie (racconti, 1969), I giovedì della signora Giulia (1970, romanzo-sceneggiatura di un film per la Tv la cui prima stesura risale al 1962), Il pretore di Cuvio (romanzo, 1973), Sotto la Sua mano (racconti, 1974), La stanza del vescovo (romanzo, 1976), Le corna del diavolo (racconti, 1977), Il cappotto di astrakan (romanzo, 1978), Una spina nel cuore (romanzo, 1979), Le avventure di Pierino al mercato di Luino (racconti, 1980), Vedrò Singapore? (romanzo, 1981), Viva Migliavacca! e altri 12 racconti (1982), 40 storie di Piero Chiara negli elzeviri del «Corriere» (1983), Il capostazione di Casalino e altri 15 racconti (1986), Saluti notturni dal passo della Cisa (romanzo, postumo 1987).
Da ricordare, accanto all'attività di scrittore che è quasi sempre legata alla rievocazione di storie e personaggi di Luino e del Lago Maggiore, quella di saggista e curatore: dopo aver curato, con Luciano Erba, l'antologia poetica Quarta generazione (1954), Chiara si occupò di Casanova curandone la Storia della mia vita (1964-65, poi ritradotta insieme a F. Roncoroni e pubblicata in 3 volumi nel 1983) e l'Epistolario (1969), e curò le Poesie di Giorgio Baffo (1974) tanto da essere ben presto riconosciuto come uno dei massimi esperti del Settecento veneziano. Intenso anche il rapporto con Boccaccio che Chiara riconobbe sempre come uno dei suoi modelli maggiori: il commento al Decameron è del 1976 mentre la Vita di Gabriele D'Annunzio risale al 1978. Nel 1985 venne pubblicato il volume Una storia italiana. Il caso Leone, mentre postumi sono usciti, tra gli altri, il volume di prose varie Gli anni e i giorni (1988) e, nello stesso anno, i racconti riuniti sotto il titolo Di casa in casa, la vita.
Frasi Celebri di Piero Chiara
- Vita:
- Se nessun posto mi andava bene, era perchè non andavo bene per nessun posto.
Altre Frasi Celebri di Piero Chiara su FrasiCelebri.it.
Data creazione biografia:
27 dicembre 2005
Scarica questa biografia in PDF.
Modifica la biografia | Vota il personaggio: | Stampa questa pagina |