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Biografia di Oliviero Toscani

Lo scatto che inquieta

Oliviero Toscani

Oliviero Toscani è nato a Milano nel 1942 ed è figlio d'arte. Suo padre, Fedele, fu il primo fotoreporter del Corriere della Sera. Dal primo giocattolo ricevuto, una macchina fotografica "Rondine" della Ferrania, alla scuola frequentata – la Kunstgewerbeschule di Zurigo – dove Toscani si diploma a vent'anni con un punteggio record, la sua vita è segnata dalla fotografia. Comincia con reportages sulla sua generazione, analizzata attraverso comportamenti, personaggi emblematici, mode: dai capelli lunghi al rock, da Don Milani a Lou Reed. La richiesta di collaborazione da parte delle riviste di moda e di costume è immediata: Vogue, Elle, Harper's Bazaar sono le testate internazionali che gli danno subito carta bianca. In breve tempo Toscani diventa uno dei fotografi più richiesti , più conosciuto in America, Francia e Inghilterra che in Italia. Nel sofisticato ma allora sclerotico mondo della moda, Oliviero Toscani porta immediatamente una ventata di novità: servizi realizzati per le strade, reportages nei luoghi "caldi" di New York (gallerie, teatri off, discoteche). La stessa vena dissacrante e innovativa che Toscani riversa nel suo lavoro per la pubblicità. Emblematiche le campagne per Benetton che, dal 1982, puntano su temi di rilevanza sociale(l'integrazione razziale, la salvaguardia dell'ambiente, i diritti dell'infanzia) invece che sulla réclame del prodotto.
Parallelamente, Toscani sviluppa la sua passione per le foto di attualità: nel 1992 ha realizzato un servizio fotografico in Somalia, nel campo profughi di Baidoa, pubblicato su riviste italiane, tedesche e americane. Un fluente inglese, un ottimo francese, un tedesco scolastico, lo aiutano ad essere sempre più un fotografo internazionale piuttosto che un fenomeno italiano; se è vero che le immagini parlano una lingua universale, la comunicazione verbale interessa da sempre Oliviero Toscani: in questi ultimi anni ha tenuto conferenze in università e istituti di marketing in numerose città, in Europa, Stati Uniti, Sud Africa, Giappone. Nonostante Toscani ami affermare che "le strade di tutto il mondo sono il museo migliore per esporre il mio lavoro", le sue foto fanno parte delle collezioni di alcuni fra i più importanti musei di arte contemporanea - l'Aja, Francoforte, Chicago, Johannesburg - e sono state esposte nei musei di Lausanne, Città del Messico, San Paolo, Santiago del Cile, Salamanca ed Helsinki.
Dal 1991 dirige in qualità di direttore creativo Colors, una rivista monografica sui consumi, le idee e i grandi temi antropologici che riguardano i giovani contemporanei. È anche direttore di Fabrica, una scuola di critica della comunicazione aperta agli studenti di tutto il mondo, con sede a Catena di Villorba, Treviso. Nel 1985 ha pubblicato due libri: l'autobiografia Ciao mamma (Mondadori) e La pub est une charogne (Hoëbeke) sul suo approccio anticonvenzionale alla comunicazione. Quest'ultimo libro è stato tradotto in undici lingue.

Frasi Celebri di Oliviero Toscani

Bambini/Giovinezza:
Non ho mai avuto giocattoli. La sera andavo a letto con il fucile a turaccioli, una bambola di mia sorella e un quotidiano.
Potere:
Attraverso la dittatura dell'immagine la razza ariana è diventata finalmente quello che non era riuscita a essere cinquant'anni fa: Claudia Schiffer è riuscita dove Adolfo Hitler ha fallito.
Europa:
Propongo che l'Italia come Stato indipendente sia abolito e che diventi una colonia di un Paese civile.

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Data creazione biografia: 21 novembre 2005
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