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Biografia di Nicolas Cage

Attore

Nicolas Cage

Bizzoso ed eccentrico, istrionico ed esagerato, stempiato, Nicolas Cage è nato a Long Beach, in California nel 1964, figlio di August Coppola, scrittore e professore di letteratura, e Joy Volgelsang, coreografa e ballerina.

Di chiare origini italo-tedesche, Nicolas è nipote del grande regista Francis Ford Coppola. Nel 1970, quando ha appena sei anni, la madre viene ricoverata in una clinica psichiatrica per una grave forma di esaurimento nervoso. Nel 1976 i genitori divorziano e il ragazzo viene affidato al padre.

Dopo essersi diplomato alla Beverly Hills Hight School, si iscrive all' American Conservatory Theatre di San Francisco e, contemporaneamente, comincia a recitare sui palcoscenici della città californiana. Due anni dopo, si trasferisce a Los Angeles e inizia a lavorare per la televisione, nel telefilm 'Best of times' che non riscuote però, un grande successo. Per guadagnare qualcosa è costretto a vendere pop corn nel Fairfax Theater, con la speranza di riuscire, prima o poi, a lavorare nel cinema.

Le sue speranze si concretizzano nell'82, quando debutta sul grande schermo con il film "Fuori di testa", titolo emblematico, scelto dai distributori italiani, perchè, per diverso tempo, sarà questo il suo modo di vivere, appunto 'fuori di testa'.
All'età di 18 anni cambia il suo cognome in Cage (doppio omaggio, a Luke Cage eroe del fumetto 'Power Man' della Marvel, e al musicista d'avanguardia John Cage), per non creare imbarazzi al famoso zio, ed anche per non finire a fare sempre il 'picciotto' ed essere ricordato come il nipote di Francis Coppola. Lo zio si complimenta con lui inviandogli il telegramma: Caro Nicolas, congratulazioni. Firmato Francis Cage. Poi lo scrittura per il suo film, il drammatico e forte "RUSTY IL SELVAGGIO", che segna il suo vero esordio sul grande schermo.

Seguono lo sfavillante "Cotton Club", sempre di Coppola, e il bellissimo e toccante "Birdy - Le ali della libertà" di Alan Parker, nel quale è coprotagonista insieme a Matthew Modine, nel ruolo di un reduce mutilato del Vietnam, che cerca di far uscire l'amico dal suo ermetico isolamento, ricordandogli le comuni esperienze adolescenziali.

Ormai lanciatissimo, si impegna nel delicato "In gara con la luna", accurato ritratto dei ragazzi americani, che vedono la loro vita sconvolta dall'imminenza della seconda guerra mondiale; e poi nella commedia agro-dolce "Peggy Sue si è sposata", ancora dello zio Coppola.

Da questo momento in poi, la strada si fa in discesa, e Nicolas ha modo di caratterizzarsi come interprete ribelle e fuori da qualsiasi schema: comincia con il bizzarro "ARIZONA JUNIOR", dei fratelli Coen, altro amaro ritratto di una certa America, prosegue con la sofisticata commedia "STREGATA DALLA LUNA", ambientato nella pacchiana e melodrammatica Little Italy, e poi con con l'umoristico ma scorretto "Stress da vampiro".
Dopo la parentesi italiana con Giuliano Montaldo, nel drammatico "Tempo di uccidere", dal romanzo di Ennio Flaiano sulla guerra in Etiopia, la sua carriera prosegue su tre binari paralleli: i film d'azione, la commedia romantica e il melodramma, anche con una serie di film non perfettamente riusciti, ma che alla lunga si sono rivelati godibili e interessanti, come l'action-movie "Apache - Pioggia di fuoco", o il road-movie "CUORE SELVAGGIO" di David Linch (premiato a Cannes), o il soft-core "Zandale".
Non eccessivamente eccelsi sono i successivi: "Red Rock West", "Mi gioco la moglie... a Las Vegas", "L'ultimo inganno" del cugino Christopher Coppola; più interessanti invece sono: il caustico "Amos & Andrew", le commedie buoniste "Può succedere anche a te" e "Bufera in paradiso" e il noir "Il bacio della morte".




Nel 95 arriva la svolta della sua carriera, e la conquista definitiva dello status di 'divo'. Per l'interpretazione, tutta fisicità, dello sceneggiatore alcolizzato e reietto, in "VIA DA LAS VEGAS", riceve l'Oscar come miglior attore protagonista.
Poi si esibisce in alcuni film d'azione che, a conferma delle sue ottime doti recitative, ottengono un ottimo successo ai botteghini, come "THE ROCK", "CON AIR" e, diretto dal mago John Woo, "Face/Off - Due facce di un assassino". Con queste interpretazioni, Cage diviene il nuovo eroe dei film d'azione. La sua voglia di rinnovarsi sempre, lo porta ad interpretare il remake di 'Il cielo sopra Berlino' di Wenders, "City of Angels", rivelatosi deludente, mentre, decisamente più valide, sono le interpretazioni dei successivi gialli "OMICIDIO IN DIRETTA" di Brian De Palma, e "8mm - DELITTO A LUCI ROSSE" di Joel Schumacher.

Nel successivo film è Martin Scorsese a dirigerlo nell'ingiustamente sottovalutato "Al di la della vita", una amara riflessione sul male e sulla morte di un paramedico in crisi d'identità. Nel 2000 torna al film d'azione con "FUORI IN 60 SECONDI", e poi, di nuovo al melodrammatico con "THE FAMILY MAN".
Nel bellico "IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI", indossa la divisa di un capitano dell'esercito italiano, mite e melomane, occupante l'isola greca di Cefalonia durante la seconda guerra mondiale.

Nel 2003 arriva la seconda candidatura agli Oscar per il doppio ruolo dello sceneggiatore Charlie Kaufman e del fratello gemello Donald, nella commedia "Il ladro di orchidee" di Spike Jonze.
I suoi ultimi lavori includono ancora un bellico, di John Woo, "WINDTALKERS", ed il noir "IL GENIO DELLA TRUFFA" di Ridley Scott.

Faccia piuttosto comune, stempiato, con il naso aquilino e le spalle ricurve, ha avuto, comunque, una vita sentimentale piuttosto movimentata; ha un figlio, Weston, ora adolescente, dall'attrice Kristina Fulton, lasciata per la modella Kristen Zang. Nel 1995 si sposa con l'attrice Patricia Arquette che ha già un figlio, Enzo. Per cinque anni vivono in case separate, lei a Los Angeles, lui a New York, poi, nel 2000, i due divorziano per differenze inconciliabili. Nel 2002 secondo matrimonio con Lisa Marie Presley, (figlia di Elvis Presley), ma anche questa unione dopo due anni si conclude con la separazione.

Ha una villa sulle colline di Los Angeles, comprata ai tempi della sua unione con la Arquette, chiamata dagli amici 'Il castello', per via delle torri merlate, con quadri gotici alle pareti, gadget e cimeli di vecchi film.
E' un grande collezionista di fumetti e possiede, incorniciate, tutte le copertine delle prime edizioni di 'Superman'.

Frasi Celebri di Nicolas Cage

Vita:
Non ci dobbiamo perdere le cose migliori della nostra vita solo perchè non siamo sicuri di meritarcele.

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Data creazione biografia: 8 novembre 2005
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