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Biografia di Michael Jackson |
Cantautore
Jacko, come sono soliti chiamarlo tutti i suoi fans statunitensi e d'oltremanica, è nato il 29 Agosto 1958, a Gary, seconda città dell'Indiana dopo Indianapolis. Michael ha vissuto qui parte della sua infanzia, sulle sponde meridionali del lago Michigan, in una delle zone più industrializzate degli USA. Michael non ha molti ricordi legati a questo posto cosi anonimo e dove ha vissuto così poco tempo. "Ero così piccolo, che non me la ricordo nemmeno e anche volendo non potrei aver memoria di molte cose, visto che a cinque anni ero già in giro a cantare e a ballare, sempre dentro e fuori dalle scuole. Mi ricordo particolari insignificanti, come il negozio all'angolo e alcuni vicini". Jackson Family - Joseph e Katherine, i genitori del nostro beneamato, erano due artisti: il primo chitarrista e pianista jazz, la seconda clarinettista e cantante blues, due amanti e conoscitori della musica che, inevitabilmente, avrebbero trasmesso la loro passione ai figli.
Infatti, Michael e i suoi fratelli, non fecero in tempo a imparare a camminare e a parlare, che già si trovarono su un palco ad esibirsi come veterani del mestiere. Dopo i primi anni di spettacolini per amici e parenti, nel 1969 prende forma la carriera dei fratelli Jackson. Le nostre 5 mini star, Michael, Jackie, Tito, Marlon e Jermaine, cominciano a cantare insieme ai genitori e intraprendono delle specie di tours nei locali della zona. Joseph si improvvisa manager e, insieme, riescono a conquistare qualsiasi tipo di pubblico, ormai, nel giro di non pochi chilometri li conoscono tutti e la Jackson Family viene richiesta dai locali del circondario più di qualsiasi altro piccolo gruppo del luogo. Il nostro Michael, a quei tempi, aveva 11 anni ed era già il leader del gruppo.
Ma se la carriera di Michael era iniziata con l'appoggio dei genitori, non passò molto tempo che i cinque baldi giovani si trovarono da soli su un palcoscenico a dover affrontare un pubblico vero: prima quello dell'Apollo Theatre di New York, e poi quello dell'Uptown di Philadelphia.Il successo che ottennero fu impressionante, e lo fu ancora di più se si pensa che, i Jackson Five di allora non erano che agli esordi, e che la fama che avrebbero raggiunto in seguito sarebbe stato cento volte superiore a quella che ottennero a New York e Philadelphia.Quando, nel 1970, firmarono il loro primo contratto con una casa discografica, la Motown Records, Michael era già ufficialmente la voce solista del gruppo. Barry Gordy, presidente della Motown Records, contatta i ragazzi e, con la firma del contratto, ha inizio la carriera discografica dei Jackson Five, che debuttano con il singolo "Let's Go". Barry Gordy diventa la guida artistica del gruppo, che fa parte della stessa famiglia discografica di Diana Ross, dei Temptation, di Gladys Knight: la Motown Records rappresenta la più importante etichetta della Soul Music del mondo. Con Michael come voce solista i fratelli partono in quarta e si lanciano con i primi dischi che, l'uno dopo l'altro, conquistano le classifiche diventando ovunque numeri uno.
Di quattro brani uno vince addirittura il Grammy come miglior canzone pop 1971: la canzone si intitola "ABC", le altre tre, in ordine cronologico, sono "I Want You Back", "The Love You Save", "I'll Be There". Contemporaneamente Michael incomincia la carriera come solista, pur mantenendo l'impegno con i fratelli: la casa discografica rimane la stessa, la Motown, e i primi successi sono "Got To Be There", "Rockin Robin", "I Wanna Be Where You Are" e "Ben", dall'omonimo film. Dal 1971 al 1976 è un susseguirsi di successi a livello internazionale. Gli album di Michael che riscuotono il maggior apprezzamento sono "Ben", "Music and Me" "Forever Michael", "The Best Of Michael Jackson". Tra i dischi più venduti dai cinque fratelli troviamo invece "Never Can Say Goodbye", "Mama's Pearl", "Get It Together", "Dancing Machine" e "Forever Came Today".
Di disco in disco, l'affiatato gruppo cresce sempre più artisticamente e musicalmente e, con il progredire del loro sound, il livello delle vendite aumenta proporzionalmente, tanto che i Jackson Five diventano il gruppo più forte al livello discografico. L'ultimo Lp che uscirà per la Motown è "Moving Violations". The Jacksons - Il 1976 è un anno di cambiamenti: i Jackson Five diventano Jacksons e nel mese di marzo la loro casa discografica non è più la Motown, ma la Epic Records, con la quale il gruppo firma il nuovo contratto, sostituendo con il fratello Randy il fratello Jermaine, che decide di tentare la strada da solista. I Jacksons vengono prodotti da Gamble e Huff. I l trionfo è scontato: dal primo lp, milioni di copie vendute tra album e il singolo e, in più, la conquista del disco d'oro. Così la CBS decide di assicurarsi la presenza del gruppo richiedendolo per un programma di varietà a puntate. Il secondo album per la Epic Records è del 1977, si tratta di "Goin' Places". Nel 1978 i Jacksons diventano produttori e incidono "Destiny", disco che si rivelerà un capolavoro. Scritto interamente da loro l'album vende più di un milione di copie in tutto il mondo. Il brano "Shake Your Body", scritto da Michael e Randy, vende addirittura due milioni di copie conquistando così il disco di platino.
Con la produzione di questo disco i Jacksons collocano il loro nome tra quelli dei grandi produttori e da autori di pop e Rn'B. Sempre nel 1978, Michael conosce Quincy Jones e con lui instaura un'amicizia professionale che diventerà fondamentale per la sua carriera. Ultimo evento dell'anno, Michael debutta in un film dal titolo "The Wiz", al fianco di Diana Ross, con la quale inciderà un bellissimo duetto: "You Can''t Win". Off The Wall - Nel 1979 l'amicizia con Quincy Jones dà i suoi fruitti : egli, infatti, produce "Off The Wall", il primo lp di Michael come solista per la Epic-CBS. Il sound si raffina, i gesti, i movimenti di Michael sottolineano un ritmo energico, aggressivo, esplosivo. Senza dirlo l'album si rivela come l'ennesimo miracolo firmato Jackson: in esso Michael mette in evidenza le sue doti di vocalista, interprete ed autore; anche la collaborazione dei colleghi artisti dà un tocco di eleganza in più all'album: "I Can't Help It" è firmato Stevie Wonder, e Paul McCartney offre "Girlfriend". Notevole anche l'apporto di Rod Temperton e Steve Porcaro dei Toto. Michael riceve il Grammy come miglior vocalista per il brano "Don't stop Till You Get Enough". "Off The Wall" diventa storico: vende 5 milioni di copie solo in America e più di 3 milioni di copie in tutto il mondo. "Don't Stop" e "Rock With You" diventano numeri uno e vendono 1 milione di copie ciascuno. Nel 1980 i Jacksons conquistano un altro disco di platino pubblicando e producendo l'album "Triumph", frutto della fatica di un anno di Michael. Nel 1981 i Jacksons partono per un'altra tournée di successo, che frutterà ben 5 milioni di dollari di incasso complessivo. Nel 1982 Michael compone "Muscles" durante un viaggio aereo, di ritorno dalla Gran Bretagna, dopo aver preso parte alla realizzazione dell'album di Paul McCartney. Pensa che questo brano sia perfetto per Diana e immediatamente glielo propone.
Così "Muscles" diventa parte dell'album "Silk Electric". Srempre nello stesso anno Michael si innamora di un film di fantascienza, E.T. di Steven Spielberg. Così esce un lp in cui Michael narra le avventure di E.T. e canta "Someone In The Dark". Thriller - Nel Novembre del 1982 esce "Thriller". In un'intervista racconta di essere estremamente vulnerabile, introverso, di non avere amici della sua età, di non uscire volentieri di casa; racconta il suo mondo fatto di animali esotici, pupazzi, manichini con cui dialoga come fossero veri amici. In "Thriller" troviamo una punta di ironia, un pò di macabro e rifiuto netto e convinto di fronte al sesso: un messaggio che traspare chiaramente e che sconvolge. In "Billie Jean" la ragazza vuole attribuire al cantante una maternità che egli rifiuta perchè non sua e in "Thriller" succede che la ragazza manifesta il suo amore e si offre a colui che pur di liberarsi decide di trasformarsi in lupo mannaro per spaventare la malcapitata.
"Thriller" diventa numero uno nel Febraio del 1983. Per tutto il mese successivo detiene tale posizione a dispetto di qualunque altro artista. Il 21 Marzo il primo video appare a Mtv dinnanzi a 10 milioni di telespettatori.
Intorno a Novembre il numero delle copie vendute dell'album raggiunge i 10 milioni, battendo così tutti i record di vendita, per un lp, nella storia della discografia. Secondo le aspettative il boom dovrebbe diminuire di intensità dopo il Natale invece alla Mtv debutta il video di "Thriller", di 14 minuti, ancora più forte di "Billie Jean" e "Beat It". Come reazione si ha la vendità di sette milioni e mezzo di vendite di copie soltanto negli Stati Uniti. Il successo cresce ancora fino a sfiorare quasi il quarantesimo milione di copie di dischi venduti in tutto il mondo, più, naturalmente, premi, riconoscimenti e notorietà a non finire. Jackson non è l'unico artefice del grande successo. Dobbiamo ricordare Quincy Jones, grande produttore, quasi un "direttore artistico" per quest'opera dove figurano i grandi nomi dei Toto, Steve Porcaro, Rod Temperton (l'arrangiatore), il grandissimo Paul McCartney che duetta con Michael in "The Girl Is Mine", poi ancora Eddie Van Halen che esegue un assolo alla chitarra in "Beat It". Altra simpatica collaborazione, anche se chiaramente meno incisiva è quella delle due sorelline di Michael, Janet e La Toia, che fungono da coriste nel brano "P.Y.T.". Secondo Quincy Jones con questo disco Michael Jackson "entra in contatto con tutte le anime del mondo". 33 settimane di presenza nelle classifiche americane, numero uno per 20 settimane (in ventanni soltanto tre Lp avevano saputo fare altrettanto ), otto Grammy Award. Dopo il gran colpo di "Thriller" Michael sembra svinito e decide di non buttarsi in altre imprese discografiche, visto che l'album è una stella destinata a brillare a lungo. In questo periodo concede la sua immagine alla stampa e alla pubblicità e firma un contratt per uno spot con l'azienda produttrice di una famosa bibita, la Pepsi. Victory Tour - Ogni concerto è un tripudio di sound ed esaltazione.
Sul suo palcoscenico-cielo Michael è la stella più brillante. Durante le sue esibizioni ci sono laser, luci stroboscopiche, nuvole di fumo colorate che avvolgono ogni cosa, magia ed illusione si fondono tra gli effetti speciali e i fuochi d'artificio, ma il pubblico si scalda solo per lui e per la sua musica. Michael ne ha per tutti i gusti: dal blues di "I'll Be There", al rock di "Beat It", al funky di "Lonely One". Ogni sua interpretazione diventa reale su un palcoscenico che non ha più confini. Basta ascoltarlo mentre canta la triste ballata "She's Out Of My Life": egli è in grado di trasformare vacue sciocchezze sentimentali in passione vera e sa far sentire, ad ogni singolo spettatore, lo struggimento del suo desiderio; o basta guardarlo quando balla "Billie Jean", librandosi sul palco come fosse privo di peso: ti fa vibrare il sound per tutto il corpo e tu sei lì, con lui, sotto i riflettori. non c'è da meravigliarsi se, poco prima della partenza del "Victory Tour", è scoppiato il "fenomeno delle petizioni": ogni città dove non era stato previsto il concerto, cominciò a darsi da fare per raccogliere firme e riuscire, così, ad ottenere una performance nel proprio stadio. A Boston, alla redazione del quotidiano "Boston Herald", che aveva stampato dei tagliandi di petizione, arrivarono ben diecimila risposte. Allo Iowa State University, gli studenti raccolsero venticinquemila firme per riuscire ad ottenere un'esibizione dei Jackson nel loro Stato. Anche i politici si impegnarono in questa, per loro, originale campagna: il sindaco di Boston e quello di Detroit invitarono il gruppo nei loro rispettivi stadi, e a Gary le autorità organizzarono una manifestazione intitolata "Michael Jackson Come Home".
Addirittura c'è chi dice che lo stesso Ronald Reagan, in occasione della visita di Michael Jackson alla Casa Bianca, abbia insistito personalmente affinchè l'artista si esibisse a Washington. Insomma Michael era ormai un "fenomeno musicale" di quelli con la "effe" maiuscola e il suo nome apparteneva già alla leggenda. 1985-86 - Michael Jackson diventa editore e lo fa alla grande. Il cantante acquista ad un'asta il catalogo ATV di quattromila canzoni, inclusi duecentocinquantuno brani dei Beatles! Questo, come è logico, scatena la rabbia del signor paul McCartney che, presente all'asta, avrebbe voluto per se i diritti d'autore del suo vecchio gruppo ed invece si trova a non poter far nulla contro questo "mostro" di potenza, ricchezza e furbizia che gli soffia l'affare sotto al naso. Nella primavera del 1985, presso il museo M.me Tussaud, a Londra, viene eretta la statua di cera che rappresenta il cantante in una sua caratteristica posa.
Verso la fine di Marzo Michael vola nella capitale inglese per assicurarsi che l'opera sia di suo gradimento e ne rimane piuttosto soddisfatto. Ovviamente la folla lo attende numerosa: più di cinquemila persone si trovano sul posto a rendere omaggio al loro beniamino, salutando l'arrivo della star con la rituale ovazione. Michael si fa fotografare vicino a quest'opera, dalla quale risulta difficile distinguerlo; altezza naturale, guanti bianchi, espressione grintosa. Nel 1986 Michael Jackson partecipa ad una iniziativa per aiutare il Terzo Mondo: scrive insieme a Lionel Richie la canzone "We are the World", che diventa un commovente inno di pace cantato da tutti. Alla relizzazione del brano hanno partecipato le stelle più brillanti del mondo della canzone, unite in un gruppo dal nome di "USA for Africa". Con questo brano Michael vince il Grammy come autore della canzone dell'anno. Nel frattempo, Michael è impiegato in un film per la Walt Disney, che lo vede protagonista accanto ad Angelica Houston. "Captain EO" è una produzione di George Lucas per la regia di Francis Ford Coppola. Si tratta di un minifilm in cui Michael lotta contro mostri di cartapesta nello scenario di un conflitto spaziale. Il film viene trasmesso solo a Disneyland o in altri contesti gestiti dalla Walt Disney Production, che detenie l'esclusiva della pellicola. Capitan EO - Spieghiamo subito cos'è "Capitan EO"."Capitan EO" è un mini film che Michael ha girato nell'estate dell'84, prodotto da George Lucas, diretto da Francis Ford Coppola e con la partecipazione di Angelica Houston. La pellicola è incredibile, piena di effetti speciali e in tridimensione, dura solo diciassette minuti, ma è un concentrato di tecnica e spettacolo. Basti pensare che onìgni minuto di film è costato ben un miliardo e settecento milioni di lire. Purtroppo non è cosa da tutti poterlo vedere, in quanto lo proiettano solo a Disneyland e a Epcot, la città del futuro costruita in Florida. Del resto, la Walt Disney Production si era impegnata in questo lavoro, proprio per poterne avere l'esclusiva. Quindi non ci rimane che consolarci ascoltando il riassunto di questo spettacolo: il film è costituito da un'avventura spaziale di dieci minuti, seguita da un video rock di sette.
Michael Jackson, o meglio, Capitan EO, canta e balla al comando della sua nave spaziale, il cui equipaggio è composto da: un piccolo elefante verde, una scimmia alata, una coppia di gemelli siamesi barbuti e un paio di robots, in grado di trasformarsi in suonatori rock. L'incredibile ciurma sbarca su un pianeta privo di colori, dove regna la cattiveria, governato da una regina perfida come un'arpia (A. Houston). qui nasce una furiosa battaglia e, alla fine, tra colpi di armi galattiche e canzoni, i nemici si trasformano in ballerini e la regina diventa una bellissima ragazza. Insomma Un film simpatico e divertente, che ha permesso al nostro Michael di vivere, una volta in più, nel suo mondo ideale, dove gli animali parlano e i buoni vincono sempre. Bad - Dopo le varie divagazioni che Michael si è concesso nel campo del cinema e dell'editoria, eccolo che torna ad occuparsi della sua musica.
Il nuovo disco è frutto di una gestione lunga e difficile, esce con molti mesi di ritardo sui tempi previsti ed è un altro prodotto del perfezionismo jacksoniano.Per la verità non è un'opera della portata della precedente, Thriller, però è un bell'album per suoni, contenuto, arrangiamenti, esecutori. Innanzitutto la storia: il giovane Daryl, conclusi gli studi in una scuola "per bene", torna al vecchio quartiere, ai vecchi amici. La banda dei suoi amici, dopo essersi confrontata con lui, decide che Daryl non è più un "giusto", un "cattivo", un "duro"; insomma, non è più "bad", ma è diventato un bravo ragazzo. Lui replica che può dimostrare di essere "bad" scippando un vecchio alla metropolitana... ma non ce la fa. Si arrabbia e dice ai "fratelli" che il loro essere "bad" non è da giusti e che lui dimostrerà loro che cosa significhi essere "bad". Alla fine i "fratelli" capiscono che si sono sbagliati ( you are doin' wrong...) e che essere "giusti" non significa essere necessariamente criminali. Nel novembre del 86 Michael gira il primo video di "Bad", a New York City per la regia di Martin Scorsese, proprio quel Martin Scorsese di " Taxi Driver" e di "Toro Scatenato", specialista di pellicole girate in bianco e nero. Una storia quasi romantica, e sicuramente moralistica, girata in bianco e nero e recitata nella prima parte, fino al mancato scippo; e a colori nella seconda, completamente cantata da un Michael Jackson "dark e borchiato" fino al collo. Notevole è il gospel finale, una splendida esecuzione "a cappella" solo voci, dove Michael canta e un coro di ballerini "made in subway" risponde. Inutile dire che gli amici di Daryl imparano la lezione e se ne tornano a casa senza torcere un capello a nessuno. A parte la bella storia di "Bad" dove, come in tutte le storie che si rispettino, i protagonisti finiscono col vivere "per sempre felici e contenti", anche il resto delll'album non si fa dimenticare.
Nel maggio 1987 l'abum incomincia ad essere mixato con la collaborazione di Quincy Jones, sempre accanto al suo pupillo, che produce da anni. Il 31 agosto 1987, finalmente, "Bad" esce in tutto il mondo e si presenta ricco di sorprese: Stevie Wonder canta in duetto con Michael "Just Good Friends", una stupenda canzone scritta da Terry Britten, autore di molti successi di Tina Turner. La canzone "Smooth Criminal", terzo singolo ricavato dall'album, è accompagnata da un filmato della durata eccezionale di novanta minuti. Con questo album Michael non si limita a ballare e cantare, ma partecipa anche nella veste di attore, cavandosela bene. Da segnalare è anche la trilogia che caratterizza unpò tutto l'album: "Man In The Mirror" scritta da Siedah Garret e C. Ballard, arricchita da sensazionali cori-gospel finali; "I Just Can't Stop Lovin' You"; e "Dirty Diana" dove spicca l'assolo di Steve Stevens, alias Billy Idol. Insomma, com'era immaginabile, anche quest'ultima fatica di Michael Jackson ha dato i suoi buoni frutti e tanti capolavori musicali. Dangerous - Alla fine del 1991 Jackson ritorna sulla scena con Dangerous che a metà dell'anno successivo ha già venduto quattro milioni di copie. Nell'album contribuisce a numerosi brani Teddy Riley, orientando il disco verso il pop-dance. "Black or White", primo singolo tratto da "Dangerous", diventa numero uno in centinaia di paesi e resta per ben sette settimane in testa alla classifica americana. Fino al 1992 Michael si era sempre rifiutato di dare interviste ai media fino a quando non fu intervistato da Oprah Winfrey. Lo show televisivo fu visto in tutto il mondo e tutti videro per la prima volta la personalità di Michael Jackson.
Sempre nel 1992 parte il suo secondo tour mondiale che termina nel 1993.Nello stesso anno Michael Jackson subisce seri danni alla sua immagine a causa di alcune accuse di molestie sessuali, rivoltegli da un teenager, un suo piccolo amico, dalle quali si difese con ferma decisione. La casa di Jackson fu perquisita dalla polizia mentre lui era ancora in tour nel Far East e Michael, chiaramente disturbato, cancella un gran numero di concerti. Nel novembre del 1993 Michael lascia gli USA e la Pepsi-Cola, sponsor di Michael Jackson, decide di rompere il contratto con l'ormai danneggiata carriera della superstar più popolare al mondo. Nel maggio nel 1994 Michael Jackson sposa Lisa Marie Presley, figlia del celebre Elvis Presley, ma purtroppo ha durata breve, solo 19 mesi dando un nuovo colpo all'immagine di Michael.Nel giugno 1995 esce "HIStory
Past, Present And Future - Book 1", un doppio che contiene un Greatest Hits del cantante e materiale nuovo.
Nelle nuove canzoni Jackson attacca i media e risponde alle critiche che gli furono fatte. "Scream" ( un duetto con sua sorella Janet Jackson ) va subito al primo posto nelle classifiche di tutto il mondo e dell'album furono vendute in pochissimo tempo più di dieci milioni di copie. Nel disco contribuisce al successo anche R.Kelly con la fantastica "You are not alone", secondo singolo tratto dall'album History. Ai Brit Awards del 1996 in Inghilterra, Jarvis Cocker (cantante dei Pulp) invade il palco in segno di protesta nei confronti di Jackson. Blood On The Dance Floor - Nel 1997 viene pubblicata un'altra collezione intitolata "Blood On The Dance Floor: HIStory In The MIX", che comprende remix dance dei brani inediti dell'album precedente.
All'inizio dell'estate 1999 MJ organizza due grandi concerti per beneficenza: i "Michael Jackson & Friends", a Seul e Monaco. Con grandissimi cantanti, tra cui il nostro connazionale Andrea Bocelli. L'iniziativa, soprannominata "What More Can I Give", avrebbe dovuto veder nascere una nuova campagna benefica di Jackson, rimandata a qualche anno più tardi. I concerti, di grande successo, raccolsero comunque una notevole somma di denaro devoluto per opere caritatevoli.
Michael Jackson viene inserito nella Rock'n'Roll Hall of fame nel marzo 2001 (per la seconda volta, dopo esservi stato inserito per il successo ottenuto con i fratelli).
Lo stesso anno si tengono due concerti per celebrare il 30° anniversario della carriera solista di Michael, a New York, al Madison Square Garden. Due concerti sold-out che fanno battere a MJ un altro record, il prezzo più caro per un concerto di musica pop, oltre 10 mila dollari.
Oltre ai tributi in suo onore da Whitney Houston, Britney Spears, 'N Sync e Liza mannelli (sua carissima amica), il concerto vede la partecipazione dei Jacksons, insieme sul palco dopo quasi 20 anni. Lo spettacolo, già sold-out, viene trasmesso dalla CBS e batte tutti i precedenti record di ascolto con oltre 25.000.000 di telespettatori.
Subito dopo il secondo concerto la città di New York viene sconvolta dalla tragedia delle Twin Towers.
Michael decide di reagire a questo duro colpo scrivendo una canzone dedicata alle vittime di quella tragedia. Raccoglie intorno a sé 40 star (Celin Dion, Shakira, Mariah Carey, Backstreet Boys, Santana) e registra il brano "What More Can I Give?" (Accompagnato da una versione in lingua spagnola dal titolo "Todo para ti", che vede la partecipazione fra gli altri anche di Laura Pausini).
Il 25 ottobre 2001 Michael e i suoi migliori amici si riuniscono a Whashington per un concerto benefico durante il quale viene presentata ufficialmente la canzone All-Star per le vittime delle Torri Gemelle.
Nell'Ottobre 2001 viene pubblicato "Invincible", che contiene il singolo "You rock my world" accompagnato da un clip che, nella tradizione di Jackson, vede l'apparizione cameo di Marlon Brando e altre canzoni che vedono l'apparizione di grandi star della musica come Carlos Santana nella canzone "Whatever happens". L'album dai suoni maturi e a volte insoliti non viene giustamente sponsorizzato dalla Sony che già da qualche tempo ha delle divergente con Jackson che lo spingono nel 2002 a dichiarare in pubblico che Tommy Mottola allora presidente della Sony che dopo questa vicenda si dimette, un razzista. L'album, che nonostante non sia accompagnato da nessuna campagna pubblicitaria riesce a vendere in due anni oltre 10 milioni di copie.
Nel novembre del 2003 esce la raccolta di successi "Number ones" ennesima raccolta realizzata dalla Sony solo a scopo commerciale. Anche la promozione di questo album è scarsamente eseguita, il video di “one more chance” unico brano inedito non viene mai realizzato anche per le accuse di molestie di cui Jackson è nuovamente incriminato. Questa volta Michael vuole arrivare fino in fondo alla faccenda e nonostante i media siano sempre a suo sfavore la verità verrà a galla come le recenti menzogne da parte degli accusatori.
Il 16 Gennaio 2004 inizia la prima delle tante udienze preliminari che daranno vita poi all'evento definito come il "processo del secolo", un processo con esito scontato per la maggior parte delle persone non fans.
Incredibile l'attenzione a cui viene sottoposto questo processo, seguitissimo da parte di tutti, dai fans numerosi appostati sempre dietro le ringhiere ad ogni udienza ai media a cui è vietato portare qualsiasi apparecchio elettronico in aula. Un canale televiso satellitare inscena persino un reality giornaliero proprio partendo dalle ricostruzioni di ciò che accade in aula.
Con il passare delle udienze l'attenzione si eleva e gli interrogatori fanno emergere quello che i fans hanno sempre sospettato, ovvero una storia mal costruita attuata per estorcere denaro e cercare di demolire una superstar forse troppo scomoda, una mossa che è sembrata fin troppo facile da smontare per il team di Jackson.
L'accusa non porta prove, ma porta tanti testimoni che alla fine risultano favorevoli alla difesa. E non solo... Vengono incluse anche le accuse patteggiate del 1993 (caso Chandler) e quelle del 1990 (caso Francia), entrambe conclutesi con un nulla di fatto, e quindi con il sospetto che anche questi due casi sono stati attuati per fare del denaro.
Il 13 Giugno 2005 si arriverà alla sentenza tanto attesa, che proscioglie Michael Jackson da ogni capo di accusa (10) riguardanti comportamenti lascivi nei confronti di minori, somministrazione di bevande alcoliche a minori e congiura ai fini di rapimento.
Data creazione biografia:
8 dicembre 2005
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