Pugile

Cuthbert, Georgia il 3 novembre 1949 il piccolo Larry Holmes nacque in una famiglia molto povera e numerosa. A sei anni il trasferimento a Easton, deciso in seguito alla separazione dei suoi genitori. Larry seguì la madre nella cittadina della Pennsylvania, dove andarono a vivere in uno dei quartieri più poveri e difficili. A 13 anni l’abbandono della scuola e l’inizio di una serie lunghissima di lavori e lavoretti raccattati alla bell’e meglio. Non mancano nemmeno i piccoli furti dei quali anni dopo dirà: «C’è stato un tempo nella mia vita che mi era sufficiente un minuto per rubare un carburatore».
E la boxe? Arrivò tardi, molto tardi, rispetto ai normali percorsi sportivi: Larry Holmes entrò infatti per la prima volta in una palestra a 21 anni, quando era già padre di due bambine. Certo è che si mise a bruciare le tappe per recuperare il tempo perduto e poco più di un anno dopo, era il 1972, giunse alla finale delle qualificazioni che avrebbero designato la squadra olimpica statunitense che si sarebbe poi recata ai Giochi di Monaco di Baviera. In quell’incontro (contro Duane Bobick) venne però squalificato per scarsa combattività.
A parte questo episodio, la carriera dilettantistica di Holmes è comunque di tutto rispetto con 19 vittorie in 22 incontri. Poi il passaggio al professionismo e, il 21 marzo 1973, il debutto a Scranton in Pennsylvania contro Rodell Dupree: vittoria ai punti e borsa di ben 63 dollari. Soldi che comunque furono utili per aprire il primo conto corrente bancario della sua vita. I primi tempi furono tutt’altro che facili, sia dal punto di vista economico che agonistico, ma le cose migliorarono quando il pugile mise il piede nella Gleason di New York, una delle più note palestre della Grande Mela.