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Biografia di John Fitzgerald Kennedy |
Uomo politico
Uomo politico americano, 35° presidente degli Stati Uniti. Appartenente a una famiglia eminente, compì gli studi superiori all'università Harvard (1940). Prese parte alla seconda guerra mondiale come ufficiale di marina, distinguendosi nel Pacifico al comando di una motosilurante, nel cui affondamento venne ferito nell'arcipelago delle Salomone. Al termine del conflitto, entrò nella vita politica prima come deputato democratico del Massachusetts (1946), poi come senatore (1952), sconfiggendo il candidato repubblicano Henry Cabot Lodge.
Nel luglio 1960, fu designato candidato alla presidenza degli Stati Uniti e nel novembre successivo venne eletto battendo il repubblicano R. Nixon. Primo presidente cattolico del paese, si avvalse della collaborazione di un gruppo di tecnocrati e specialisti di varie branche delle scienze sociali, amministrative e politiche provenienti dal mondo industriale e dalle università.
I primi mesi del suo mandato furono contrassegnati dal riacutizzarsi della tensione internazionale in seguito al fallito sbarco, avallato da Kennedy stesso, di 2.000 esuli cubani anticastristi alla baia dei Porci (link cuba) (17-18 aprile 1961).
La crisi, tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, nell'ottobre 1962 toccò l'acme grazie alla scoperta di basi missilistiche sovietiche a Cuba da parte di aerei da ricognizione; il comportamento di Kennedy fu improntato a un'estrema fermezza: posto l'embargo all'isola, il presidente decise che fosse effettuato il controllo di tutte le navi dirette all'Avana con l'ordine di dirottare i trasporti di materiale strategico.
Questa presa di posizione spinse Krusciov ad assumere un atteggiamento accomodante, smantellando le basi missilistiche di Cuba. L'esito di questa prova di forza aprì la strada verso un clima di maggiore distensione internazionale che portò a una parziale soluzione dei rapporti tra le due potenze, rappresentata dall'accordo per la messa al bando degli esperimenti nucleari nell'atmosfera (trattato di Mosca, 5 agosto 1963).
L'ultimo periodo dell'amministrazione Kennedy fu contrassegnato anche da un maggiore impegno militare nel Sud-Est asiatico.
Nei confronti del problema razziale Kennedy assunse un atteggiamento nettamente progressista: favorì l'integrazione della gente di colore nelle università degli Stati del Sud, e propose al Congresso una legge per abolire la discriminazione nelle scuole, negli alberghi e nei ristoranti, suscitando negli ambienti conservatori forti reazioni.
Il 22 novembre 1963, nel corso di un viaggio nel Texas, il presidente Kennedy fu ferito mortalmente da alcuni proiettili d'arma da fuoco sparatigli mentre attraversava in automobile la città di Dallas.
Le circostanze che portarono all'attentato sono ancor oggi avvolte nel mistero perché il presunto assassino fu, poco dopo l'arresto, ucciso da un certo Jack Ruby.
Frasi Celebri di John Fitzgerald Kennedy
- Computer/Internet:
- L'uomo è il computer più straordinario di tutti.
- Dio:
- Non sono il candidato cattolico a diventare presidente. Sono il candidato del partito democratico alla presidenza, al quale è anche capitato di essere cattolico.
- Bontà/Malvagità:
- Se non siamo in grado di porre fine alle differenze, alla fine non possiamo aiutare a rendere il mondo sicuro di tollerare le diversità.
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Data creazione biografia:
2 novembre 2005
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