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Biografia di John Barrymore

Attore

John Barrymore

Quella di Barrymore è stata una grande famiglia di attori, John era fratello di Ethel che debuttò nel cinema presto ma poi lavorò in teatro fino alla metà degli anni '40 e di Lionel famoso caratterista corpulento e sornione.

Pseudonimo di John Blythe.
Nato a Filadelfia nel 1882 e morto a Hollywood nel 1942.
Quella di Barrymore è stata una grande famiglia di attori, John era fratello di Ethel che debuttò nel cinema presto ma poi lavorò in teatro fino alla metà degli anni '40 e di Lionel famoso caratterista corpulento e sornione. Appaiono tutti e tre in un solo costosissimo film (più di un milione di dollari dell'epoca) Rasputin e l'imperatrice del 1932.

Dopo di loro ci sono una seconda e terza generazione.
John incarnò sullo schermo il romantico seduttore dall'oscuro passato e dall'incerto futuro.
Profilo perfetto (fu soprannominato “il grande profilo”) e ombra di malinconia negli occhi, costituì un modello per tanti altri attori che aspiravano ai vertici di Hollywood.

John Barrymore fu una figura di statura mitica nell'olimpo del muto. La sua era una bellezza patrizia, quasi inusuale.
Teatrale, eccessivo, melodrammatico nella vita e sullo schermo, capace di straordinari e toccanti intimismi recitativi, seppe passare dal muto al sonoro scivolando con la struggente e insensata levità del dongiovanni impenitente e dell'alcolista cronico da un amore all'altro.

Rispetto al fratello, “possedeva certamente più fascino, ma meno talento e versatilità” come sostiene Fernaldo Di Giammatteo.
Fu un protagonista assoluto, per vocazione, di film diventati veri e propri classici, tra questi Dottor Jekyll e Mister Hyde del 1940 per la regia di J. Robertson.



Esordì nel 1912 con il film The Great Profile.
Divenne un divo a partire dagli anni '20.
Sostenne con simpatica e aristocratica spavalderia il ruolo di protagonista nel film Don Giovanni e Lucrezia di Alan Crosland del 1926 dopo essersi calato nel ruolo di Lord Brummel nell'omonimo film di H. Beaumont due anni prima.

Lavora accanto al fratello Lionel nel suggestivo Grand Hotel del 1932 di E. Goulding dove tiene testa a Greta Garbo.
Nel 1933, in Pranzo alle otto per la regia di G. Cukor, affronta la brillante compagnia di Jean Harlow e Wallace Beery ed il film risulterà delizioso.

E' stato, negli anni '30 e '40, uno dei divi su cui la MGM ha fatto maggior affidamento.

Le sue vicende private, quattro mogli, una pletora di scandali, la vita sregolata, l'insano alcoolismo e la malattia, riempirono le pagine delle cronache rosa e delle riviste scandalistiche del tempo. E' il mito che contempla se stesso, molti suoi ritratti hanno già la malinconia del tramonto annunciato.

Non riuscirà a controllarsi e si avvierà verso una penosa decadenza.
Morì che era l'ombra di se stesso, di polmonite, nel 1942.
Gli ultimi set erano costellati di bigliettini con le battute da recitare. Ormai non ricordava più nulla. Genio e sregolatezza.
Oltre a quelli citati ricordiamo alcuni tra i suoi film più importanti: Aquile tonanti (1952) La donna invisibile (1940) The Great Man Votes (1939) La signora di mezzanotte (1939) Maria Antonietta (1938) Bulldog Drummond - Situazione pericolosa (1938) Il falco del nord (1938) La moglie bugiarda (1937) Primavera (1937) Giulietta e Romeo (1936) Ventesimo secolo (1934) Ritorno alla vita (1933) Giuro di dire la verità (1932) Febbre di vivere (1932) Il mostro del mare (1926).

Frasi Celebri di John Barrymore

Felicità/Infelicità:
La felicità spesso si insinua attraverso una porta che non sapevate di aver lasciato aperta.
Denaro:
L'America è quel paese dove si compra una scorta a vita di aspirina per un dollaro e la si consuma in un giorno.
Vecchiaia:
Un uomo non è vecchio finché i rimpianti non sostituiscono i sogni.

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Data creazione biografia: 4 novembre 2005
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