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Biografia di Johann Paul Richter |
Scrittore e pedagogista tedesco.
Il suo nome era Johann Paul Friedrich Richter, nacque a Wunsiedel nel 1763, figlio primogenito di un modesto insegnante, più tardi pastore a Wunsiedel [Franconia superiore]. Crebbe in condizioni di estrema povertà, ciò che lo condizionò molto anche psichicamente: fu per tutta la vita uomo stravagante e nevrotico, con una vita interiore segnata da una continua fuga dalla realtà. Ebbe pochi momenti di gloria (soprattutto nel 1781-84 e nel 1797-1803), visse quasi sempre in un clima campagnolo e provinciale, nella natia Wunsiedel, pur partecipando attivamente alla vita politica e culturale e agli eventi storici del suo tempo.
Il suo precoce interesse per la letteratura si rafforzò nel periodo dei suoi studi di teologia, iniziati a Lipsia (1780-1781) e presto abbandonati. Si dedicò alla libera professione di scrittore, scelta allora audace. Fu costretto a trasferirsi a Hof (1784) per sfuggire ai creditori. Intorno al 1790 cominciò a usare in omaggio a Rousseau lo pseudonimo con cui fu poi noto (Jean Paul, pronunciato alla francese). Negli anni seguenti fu precettore e insegnante, accostandosi intanto alla filosofia di Kant, Fichte, Hamann e soprattutto a Herder. Nel 1797-1800 soggiorna a Weimar, amico di Herder e di Charlotte von Kalb, e nemico di Goethe e di Schiller di cui rifiutava sia la concezione classicista dell'arte sia le idee anti-repubblicane. Considerato e onorato come il fulcro della società berlinese negli anni 1800-1801, fu molto vicino ai romanticisti berlinesi come Tieck e ai fratelli Schlegel.
Dopo il matrimonio, Jean Paul si trasferì a Bayreuth. Negli anni 1806-1816 si dedicò alla riforma politica e didattica in Germania. Ebbe l'omaggio delle associazioni studentesche, e la laurea honoris causa a Heidelberg (1817). Fu afflitto in ultimo dall'incombente cecità. Morì a Bayreuth nel 1825.
Influirono sulla formazione di Jean Paul il sentimentalismo, lo sturm-und-drang, il tardo razionalismo. Dalla lettura dei grandi scrittori satirici inglesi (Swift , Pope), fu influenzato a dedicarsi a una satira di tipo illuministico. La prima cosa da lui pubblicata furono gli anonimi Processi groenlandesi (Grö nländischen Prozesse, 1783), la cui amarezza riflette la de solazione pratica e spirituale dell'autore. Sono il primo esempio del procedimento stilistico di Jean Paul: l'accumulo, in un compendio asimmetrico e barocco, di paragoni e metafore dotti e spiritosi.
Dopo la fuga a Hof (1784) si dedicò al genere sentimentale-idilliaco: ciò rese possibile il suo successo letterario. Tipica opere del genere idillico è Wuz (1793): essa propone per la prima volta il fondamentale tema jeanpauliana della fantasia come mezzo di elevazione della realtà. "Vita dell'allegro maestrino Maria Wuz ad Auenthal" (Leben des vergnügten Schulmeisterleins Maria Wuz in Auenthal), questo il titolo originario, fu scritto in soli dieci giorni, nei ritagli di tempo che gli consentiva il suo lavoro di maestro. Wuz è quello che Jean Paul avrebbe voluto essere. Il "povero di spirito" per il quale ogni fiore, ogni singolo aspetto dell'esistenza basta a riempire di felicità. Un cuor contento che fa della necessità della vita virtù e gioia: «prima di alzarmi mi rallegro al pensiero della colazione, per tutta la mattina a quello del pranzo, e nel pomeriggio a quello della cena». Per Wuz «il mondo esterno e il suo mondo interno combaciavano come due gusci di ostrica e lo racchiudevano come questi il loro mollusco». In questo il maestrino Wuz si contrappone decisamente alla retorica romanticista dei grandi spiriti sempre alla ricerca del tutto, e che non riescono mai a godere del poco che sta sotto i loro occhi. Un tipo di esistenza in cui non accade mai realmente nulla di anormale o di violento, in cui l'idillio sfiora a volte il ridicolo. Jean Paul riesce a porsi in un equilibrio sospeso, tra il commovente e il delicato, raggiungendo momenti di alta poesia.
Nello stesso anno è il frammento di romanzo La loggia invisibile (Die unsichtbare Loge). Qui Jean Paul risulta influenzato dai modi di Sterne e di Fielding, direttamente ispirato da K.Ph. Moritz. Il miscuglio di intimismo sen timentale e di rivelazione ironico-umoristica della realtà prelude allo stile della maturità di Jean Paul.
Hesperus (1795), concepito come continuazione e integrazione de "La loggia invisibile", diede a Jean Paul un successo enorme, paragonabile solo a quello del "Werther" di Goethe. Il romanzo, che fu apprezzato da Goethe Herder Schiller Wieland ecc., fece di Jean Paul, fino a quel momento sconosciuto, lo scrittore più letto del suo tempo.
Del 1796 sono altri due romanzi. La Vita di Quintus Fixlein (Leben des Quintus Fixlein), e soprattutto Siebenkäs. Questa è una delle opere più complesse e affascinanti di Jean Paul. Sullo sfondo provinciale della cittadina di Kuhschnappel si svolge la vicenda sentimentale dell'avvocato e scrittore Firmiano Stanislao Siebenkäs che sposa Lenette. Conosce, tramite l'amico Leiberger, Natalie, se ne innamora al punto da fingersi morto per liberarsi dal vincolo matrimoniale con Lenette. La singolare somiglianza tra lui e Leiberger gli permette di sistemarsi come ispettore in un paese vicino. Spinto dal rimorso, torna al paese di Lenette: viene così a sapere della sua morte. La ritrovata Natalie gli dà conforto e serenità. Tra le cose migliori è la digressione "Discorso di Cristo morto dall'alto dell'edificio del mondo ad annunciare che non esiste alcun dio", in cui è una precisa tematica esistenzialista.
Negli anni anti-goethiani di Weimar, scrive il romanzo formativo Titan (1800), concepito come esaltazione di una umanità energica e risoluta. Può essere inteso come un anti-"Wilhelm Meister". Albano, supposto figlio del conte di Cesara, ama Liana figlia del ministro del principe di Pestiz, ed è amico del fratello di lei, Rocquairol, il "Titano", figura tipicamente romanticista, nobile e orgogliosa ma preda delle più violente passioni. Questo Titano ama non corrisposto la contessa Linda. L'erede del principe di Pestiz sposa la principessa Idoina innamorata di Albano, mentre Liana muore. Albano, scosso, si ammala. Guarito dalla pre senza di Idoina sotto le vesti di Liana, va a Roma dove ritrova Idoina vedova, e a Napoli Liana (la Titana, fiera e affascinante) con cui si fidanza. Rocquairol ripreso dall'antico amore, la seduce, poi si uccide durante una festa. Linda scompare con il conte di Cesara, che è in effetti suo padre. Albano conosce la sua vera origine: è fratello del principe di Pestiz, e erede al trono. Le nozze con Idoina chiudono la vicenda.
Vicino alle posizioni dei fratelli Schlegel sul piano teorico si mostra nella Iniziazione all'estetica (Vorschule der Ästhetik, 1804), che contiene l'unica completa formulazione di poetica dell'epoca.
A Bayreuth scrisse il romanzo Anni di scapigliatura (Flegeljahre, 1804-5), in cui esprime la sua tensione tra una realtà insostenibile e una utopia irrealizzabile. Tornato alla satira, si avvicinò allo spirito del biedermeier in minute, sorridenti forme di autoironia. Opere principali di questo periodo sono Cometa (Komet, 1820-1822), e Levana o scienza dell'educazione (Levana oder Erziehlehre, 1807) a carattere didattico, concepito come pendant all'"Emile" di Rousseau. Ultimo suo scritto filosofico-religioso fu Selina o della immortalità dell'anima (Selina oder über die Unsterblichkeit der Seele, pubblicato nel 1827). Jean Paul ebbe un grande influsso, soprattutto a livello stilistico, su un gran numero di scrittori successivi (Büchner, Heine, Immermann, Mö rike, Stifter). Una temporanea eclisse della sua fortuna nella seconda metà del XIX secolo, poi un graduale riaccostamento alla sua opera (si veda soprattutto, nella seconda metà del XX secolo, Gunther Grass).
Negli anni in cui visse, fu figura originale e eccentrica. Insieme a Kleist e a Hö lderlin riuscì a porsi in maniera esorbitante sia rispetto al classicismo che al romanticismo in senso stretto, proprio per questo fu osteggiato dalle figure carismatiche che dominavano allora il mondo letterario e intellettuale (Goethe e Schiller).
Frasi Celebri di Johann Paul Richter
- Donne:
- Nelle donne ogni cosa è cuore, anche la testa.
- Vecchiaia:
- La vecchiaia è triste non perché cessano le gioie ma perché finiscono le speranze.
- Generiche:
- Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati.
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Data creazione biografia:
1 gennaio 1970
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