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Biografia di Jean Paul Sartre

Premio Nobel per la letteratura (1964)

Jean Paul Sartre

Jean-Paul Sartre nacque a Parigi il 21 giugno 1905, studiò filosofia e psicologia dal 1924 al 1927 all' Ecole Normale Supérieure, dove trovò compagni con i quali strinse amicizia, quali P. Nizan, Marleau-Ponty e R. Aron, che suscitò il suo interesse per Husserl e Heidegger. Nel 1929 Sartre conobbe Simone de Beauvoir, che sarà la sua compagna fino alla fine della vita.

Dopo aver insegnato filosofia al liceo di Le Havre, Sartre usufruì nel 1933-1934 di una borsa di studio presso l'Istituto francese di Berlino e intraprese lo studio della fenomenologia di Husserl; sotto l'influenza di essa, ma anche dell'esistenzialismo di Heidegger, nacquero i primi scritti di Sartre: L'immaginazione (1936), Abbozzo di una teoria delle emozioni (1939), L'immaginario (1940) e il romanzo filosofico divenuto celebre, La nausea (1938), nonchè la raccolta di racconti Il muro (1939). Richiamato alle armi, nel giugno del 1940 Sartre fu fatto prigioniero dai tedeschi, ma fu poi liberato e potè tornare a Parigi, dove nel 1943 pubblicò la sua opera filosofica più impegnativa, L'essere e il nulla , e il suo primo lavoro teatrale, Le mosche.



Terminata la guerra, Sartre diede inizio alla serie di romanzi intitolati I cammini della libertà e, in collaborazione con Marleau-Ponty, Aron, Camus e altri fece uscire la rivista 'Les temps modernes'. In risposta agli attacchi mossi alla sua opera da parte dei marxisti e dei cattolici, pubblicò nel 1946 il breve scritto L'esistenzialismo é un umanismo . Dopo aver dato vita al 'Rassemblement démocratique révolutionnaire' come terza forza politica tra i due blocchi, occidentale e sovietico, Sartre si avvicinò ai comunisti francesi come 'compagno di strada': il momento cruciale di questo avvicinamento fu dato dagli articoli intitolati I comunisti e la pace , pubblicati su 'Les temps modernes' nel 1952-1954. Essi segnarono la rottura definitiva dei suoi rapporti con Camus e con Marleau-Ponty, che nelle Avventure della dialettica (1955) qualificò la posizione di Sartre come 'ultrabolscevismo'. Ma nel 1956 il rapporto Kruscev al XX congresso del PCUS e la repressione della rivolta in Ungheria furono l'occasione per la pubblicazione dell'articolo Il fantasma di Stalin , che segnò il netto distacco di Sartre dai comunisti francesi. Egli intraprese a questo punto la riflessione sul marxismo, che diede luogo al saggio Questioni di metodo , apparso su una rivista polacca nel 1957 e poi incluso, come parte iniziale, nella Critica della ragion dialettica , pubblicata nel 1960; in seguito Sartre pubblicò lo scritto autobiografico Le parole (1963), che gli valse il conferimento nel 1964 del premio Nobel, da lui rifiutato, e una imponente biografia di Flaubert, intitolata L'idiota di famiglia (1971-1972).

Sempre in prima linea nel prendere posizione sui problemi politici dell'epoca, Sartre si schierò contro la politica francese in Algeria, entrò a far parte del Tribunale Russell sui crimini americani in Vietnam e nel 1968 appoggiò il movimento studentesco, condannando l'atteggiamento del partito comunista francese in tale frangente e dirigendo il giornale 'La cause du peuple'. Egli morì a Parigi nel quartiere latino, al numero 47 di rue Bonaparte, il 15 aprile 1980.

Frasi Celebri di Jean Paul Sartre

Famiglia:
A quel tempo, una famiglia raffinata doveva sempre includere almeno un bambino delicato. Io ero un soggetto perfetto perché avevo brevemente considerato di morire alla nascita.
Bambini/Giovinezza:
Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.
Felicità/Infelicità:
Il male è il prodotto dell'abilità degli uomini di rendere astratto ciò che è concreto.

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Data creazione biografia: 2 novembre 2005
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