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Biografia di Isaia

Profeta

Isaia

Isaia è uno dei profeti che ha lasciato meno informazioni sulla sua vita. Egli esercitò il proprio ministero profetico intorno alla metà dell'VIII secolo a.C. Figlio di Amoz (non si confonda con il profeta Amos) Isaia nacque intorno al 765 a.C. Nell'anno della morte del re Ozia (704 a.C.), ebbe nel Tempio di Gerusalemme una visione in cui il Signore lo inviava ad annunciare la rovina di Israele. Il libro dell'Antico Testamento che reca il suo nome è opera di tre autori (Protoisaia, Deuteroisaia e Tritoisaia), che operarono in epoche diverse: il primo Isaia redasse la prima parte del libro (cc. 1-39); la seconda parte è invece attribuita ad un autore anonimo vissuto in Babilonia verso la fine dell'esilio (cc. 40-55); la terza parte è attribuibile ad un autore vissuto in Palestina tra i reduci dell'esilio (cc. 56-66).
La prima raccolta del libro culmina in due vette: la profezia dell'Emmanuele (Is 7, 12-14) e quella del 'germoglio' contenuta in Is 11, 1-2, molto care ai cristiani. Riferita da questi al Messia venturo, il Cristo, e indirizzata inizialmente agli esuli in Babilonia, è anche la seconda raccolta, il cosiddetto “liber consolationis”, libro della consolazione (Is 40-55), che ha chiari legami con il libro dell’Emmanuele. Risalta la figura misteriosa del “Servo di Jahvè”. In quattro carmi successivi vi sono descritti il volto e l'esperienza religiosa di un uomo che si fa carico della salvezza degli altri: suscitato da Dio, ristabilirà l’alleanza e porterà la giustizia in modo pacifico (cfr. Is 42, 1-4). Nel secondo carme (Is 49, 1-6) la missione del servo è vista come proiettata oltre i confini del suo ambiente; annuncia la salvezza per tutti i popoli, “fino all’estremità della terra”. Nel terzo (Is 50, 4-9), l'ostilità di persecutori lo assale mentre egli è dedito alla missione ricevuta da Dio. Nel quarto canto (Is 52, 13-53, 12) la vicenda culmina in una vittoria apparente delle forze a lui ostili, un'esito che gli ottiene il giudizio di “castigato, percosso da Dio e umiliato” (Is 53, 4).
Isaia, nato verso il 768 a.C. e vissuto a Gerusalemme, apparteneva a una famiglia nobile, seppur non imparentata con la casa regnante: aveva libero accesso a corte e può considerarsi un profeta di palazzo. Sposato, ebbe almeno due figli, ai quali, per ordine divino, impose nomi simbolici. Alla morte del re Ozia, iniziò a Gerusalemme la sua missione profetica, che si svolse poi sotto il regno di Jotam e di Acaz, divenendo poi decisiva durante il regno del pio re Ezechia, di cui fu amico e consigliere. A questi fece profezie nella malattia, nell'ambascieria venuta da Babilonia e nella invasione di Sennacherib, re d'Assiria. Isaia scompare dopo l'invasione assira del 721 a. C.

Frasi Celebri di Isaia

Bontà/Malvagità:
Guai a quanti chiamano bene il male e male il bene: che trasformano le tenebre in luce e la luce in tenebre; che trasformano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
Cristianesimo:
Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai.
Cristianesimo:
Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio."

Libri Isaia
Data creazione biografia: 1 gennaio 1970
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