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Biografia di Henri Louis Bergson |
Filosofo
Henri Bergson nasce a Parigi nel 1859, da una famiglia di origine ebrea. La sua prima formazione fu essenzialmente scientifica e lo portò ad avvicinarsi a posizioni meccanicistiche. Ben presto, tuttavia, dopo gli anni di studio della matematica e della filosofia all'Università Normale di Parigi, ravvisa una netta separazione tra scienza e realtà, avvicinandosi alle posizioni spiritualistiche di Ravaisson. Si dedica quindi all'insegnamento in vari licei della capitale. Nel 1891 sposa una cugina di Marcel Proust.
Successivamente, tra il 1900 e il 1921 insegna al Collegio di Francia, riscuotendo grande successo negli ambienti intellettuali parigini tanto da diventare il filosofo di "moda" nella Francia dei primi decenni del XX secolo. In effetti la filosofia di Bergson impersonava molto bene le esigenze della borghesia francese dell'epoca, i suoi gusti, le sue ansie e le sue aspirazioni, cosicché non si può cercare di comprendere la sua grande fortuna prescindendo dalla tipologia dei suoi uditori e lettori. Nel 1914 divenne Accademico di Francia. Gli rimarrà tuttavia preclusa, per ostilità accademiche, la possibilità d'insegnamento alla Sorbona. A questo primo periodo risalgono opere di interpretazione dei dati scientifici: Saggio sui dati immediati della coscienza (1889), Materia e memoria (1896), L'evoluzione creatrice (1907), le quali influirono molto su James e Proust.
Nel 1928 gli venne assegnato il Premio Nobel per la letteratura. Israelitico, come abbiamo visto, di nascita, Bergson aveva abbandonato in gioventù ogni religione positiva; poi si avvicinò alla religione cattolica alla quale tuttavia non aderì mai ufficialmente per rimanere fedele alle sue origini ebraiche in occasione delle persecuzioni antisemitiche avutesi in Francia dopo l'occupazione nazista, preferendo rimanere tra "coloro che domani saranno perseguitati".
La tematica religiosa e morale è l'argomento di Le due fonti della morale e della religione (1932), mentre Il pensiero e il movente, pubblicato nel 1933 comprende una serie di saggi volti a correggere alcune interpretazioni errate del bergsonismo, che riscuoteva ormai molti proseliti.
Henri Bergson morì a Parigi nel 1941 durante l'occupazione nazista.
Frasi Celebri di Henri Louis Bergson
- Ridere:
- Il riso castiga certi difetti pressappoco come la malattia castiga certi eccessi.
- Fare:
- La contemplazione è un lusso, l'azione una necessità.
- Intelligenza/Stupidità:
- L'intelligenza è caratterizzata da una naturale incomprensione della vita.
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Data creazione biografia:
27 novembre 2005
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