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Biografia di Arthur Schopenhauer

Filosofo

Arthur Schopenhauer

Nasce da Heinrich Floris, che esercita una attività commerciale e da Johanna Trosiener.
La città libera di Danzica diventa prussiana e in conseguenza di ciò la famiglia si trasferisce ad Amburgo. Arthur S. ha cinque anni.
Tra il 1797 e il 1799, per disposizione del padre - che erano animato da uno spirito cosmopolita che rimase un impronta anche del filosofo - dopo un viaggio in Francia, Arthur S. studia per due anni in un collegio a Le Havre.
Nel periodo tra il 1799 e il 1804 con i genitori viaggia in Olanda, Inghilterra, Francia, Svizzera, Austria, Germania.
Arthur continua gli studi ad Amburgo. Il padre Heinrich si augura che il figlio continui l'attività commerciale della famiglia, alla quale Arthur è profondamente avverso. Tuttavia entra nella casa commerciale del mercante amburghese Jenisch.

Nel 1805 avviene il Suicidio del padre di Schopenhauer, Heinrich. Nello stesso anno Johanna Trosiener si trasferisce a Weimar. Il suo salotto letterario è frequentato da uomini di cultura dell'epoca, in particolare da Goethe, Wieland, Klopstock ecc. Schopenhauer pur ancora in giovanissima età -17 anni- resta ad Amburgo a curare la ditta paterna.
Schopenhauer decide di lasciare l'attività commerciale e di vivere con le rendite familiari, per dedicarsi interamente agli studi universitari . Si iscrive alla facoltà di medicina di Gottinga, ma subito dopo attratto dalle ricerche filosofiche passa alla facoltà di filosofia berlinese. Studi classici a Gotha e poi a Weimar, dove la madre lo introduce nell'ambiente letterario citato sopra.
Negli studi berlinesi è attratto dalla fama di Fichte. Ma approfondendo ne rimane profondamente deluso. Diventa un radicale oppositore all'idealismo e all'"ottimismo" fichtiano.

Nel 1813 pubblica la Quadruplice radice del principio di ragione sufficiente, opera con la quale aveva ottenuta la laurea in filosofia a Jena nello stesso anno. In seguito questa prima versione viene profondamente rielaborata e riedita in nuova veste. Si incontra con Goethe e si interessa vivacemente alla sua teoria dei colori. Si delinea il progetto di una ripresa e di un approfondimento della teoria goethiana, che tende tuttavia ad assumere poi lineamenti autonomi ed in parte critici nei confronti della posizione goethiana. Alla fine dell'anno ritorna a Weimar, e nei suoi sei mesi di permanenza si incontra più volte con Goethe. Ma nel maggio del 1814, entra in rottura con la madre (che non incontrerà mai più) e lascia Weimar. Ha conosciuto nel frattempo l'orientalista Majer che lo introduce nelle filosofie e religioni orientali.

Vuole partire volontario nella guerra antinapoleonica, poi rinuncia e si ritira in una casa di campagna a Dresda. Qui oltre che svolgere una tesi dottorale in filosofia dedica il suo tempo e le sue energie a quell'opera che doveva riuscire come il suo capolavoro
Nel 1818 Pubblica Il Mondo come Volontà e Rappresentazione. L'opera era già pronta l'anno precedente, venne edita dall'editore Brockhaus di Lipsia nel dicembre del 1818 ma con la data del 1819.
Iniziato nel settembre del 1818, fino al maggio del 1819, Schopenhauer compie un viaggio in Italia. Visita Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli. E' costretto a rientrare per il fallimento dell'azienda paterna. Opponendosi alla madre riesce a salvare il suo patrimonio.




Tiene senza successo lezioni all'Università di Berlino come libero docente. Aspro scontro con Hegel alla sua prima lezione. Vorrebbe insegnare, ma è costretto a sospendere il corso per mancanza di studenti.
Dopo un viaggio in Italia, nel 1824 ritorna a vivere a Dresda. L'hanno dopo torna a Berlino, dove resta fino al 1831 e sono inutili i tentativi nel voler insegnare.
Nel 1831 a Berlino scoppia una grossa epidemia di colera. Schopenhauer abbandona la città e si trasferisce a Francoforte sul Meno dove trascorrerà il resto della sua vita. Da Berlino era fuggito poco lontano anche il suo acerrimo nemico Hegel, che muore appunto di colera.

Nel 1836 pubblica Sulla volontà nella natura e nel 1841 I due problemi fondamentali dell'etica.
Quest'opera raccoglie insieme il saggio La libertà del volere umano e il saggio sul Fondamento della morale. Quest'ultimo presentato al concorso bandito dalla Società Reale di Danimarca, viene duramente giudicato.

Tra il 1843 e il 1844 abbiamo la pubblicazione dei Supplementi al Mondo e della seconda edizione della stessa opera, nel 1844, che presenta diversi rimaneggiamenti. Tuttavia Schopenhauer affida ai Supplementi le modifiche e le estensioni tematiche più rilevanti. Ma anche questa edizione non ottiene successo.
Nel 1849, durante i tentativi insurrezionali liberaldemocratici, la repressione delle truppe austriache. Schopenhauer esalta la repressione. L'anno dopo cadono le ultime speranze dell'evoluzione democratica della Germania. Nella repressione poliziesca sono perseguitati i seguaci della sinistra hegheliana, poi esclusi dall'insegnamento.
Nel 1851Pubblicazione con successo dell'opera Parerga e Paralipomena, che raccoglie numerosi saggi caratteristici dell'ultima fase di pensiero del filosofo. La fama di Schopenhauer, all'inizio ignorato dalla critica e dal pubblico inizia a crescere sempre di più. Moltissimi giornali e riviste parlano di lui.
1860

Il 21 settembre 1860 una morte serena si porta via la vita di Arthur Schopenhauer giunto all'età di 72 anni.

Frasi Celebri di Arthur Schopenhauer

Mondo/Universo:
Che cosa si può pretendere da un mondo in cui quasi tutti vivono soltanto perché non hanno il coraggio di suicidarsi!
Opinioni/Consigli:
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto lo pronunci freddamente e senza passione.
Solitudine:
Ciò che rende gli uomini socevoli è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.

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Data creazione biografia: 24 ottobre 2005
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