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Biografia di (Antico Testamento) Genesi |
La Genesi è il primo libro della Bibbia e descrive la creazione del mondo da parte di Dio; un'opera certamente interessante, soprattutto nella parte relativa alla storia del diluvio, ma proprio qui abbondano ripetizioni e ambiguità. Per esempio, il capitolo 6 inizia con delle frasi piuttosto enigmatiche come: “I figli di Dio, vedendo che le figlie degli uomini erano adatte, si presero in moglie tutte quelle che loro piacevano” (Genesi 6,2). L'interpretazione immediata – che è anche quella del commento della Bibbia in mio possesso – vuole che i figli di Dio siano i discendenti di Set (terzo figlio di Adamo e devoto a Dio), mentre i figli degli uomini discendano da Caino. Ciò, però, non può non farci venire in mente alcuni testi apocrifi, ed in particolare il libro di Enoc, che racconta di come un gruppo di angeli, chiamati figli del cielo, prese per moglie delle donne umane, generando una progenie semidivina, i giganti. Questi, divenuti violenti ed infedeli a Dio, furono da Lui distrutti; lo sterminio sarà realizzato – come racconta la Bibbia – anche per mezzo del diluvio mandato dal Signore, che cancellerà la discendenza dei figli di Dio e delle figlie degli uomini.
Un altro punto curioso è il versetto 6,4 della Genesi: “In quel tempo c'erano i giganti sulla terra – e anche dopo –, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini, le quali generavano loro dei figli. Sono essi quegli eroi famosi fin dai tempi antichi”. Anche se l'interpretazione ufficiale sembra corretta, questa frase ci ricorda inevitabilmente i giganti dei racconti apocrifi del libro dei Giubilei e del libro etiopico di Enoc. Non solo: la frase ci dice che i giganti ci saranno anche dopo. Dopo il diluvio?
Un'ulteriore particolarità è data dalla presenza di ripetizioni. Quando viene descritta la costruzione dell'arca, la storia è raccontata due volte. I capitoli 6 e 7, a causa delle ambiguità e delle ripetizioni, non risultano particolarmente riusciti, ma sono comunque sono molto importanti. Sul diluvio si è scritto tantissimo e non aggiungeremo altro, e perciò faremo solo un accenno alla teoria ciclica del tempo, che sembra mancare nella Bibbia, e che rappresenterebbe una novità nel panorama religioso antico. La teoria ciclica è diffusa in ogni dove: fra i greci, i maya, gli indù, i cinesi... L'idea, brevemente, è che il tempo sia diviso in varie età, ed alla fine dell'ultima c'è un nuovo inizio con un nuovo ciclo diviso nelle stesse età. In ogni età si verifica un progressivo allontanamento dalla perfezione iniziale. Ci sono differenze fra chi pensa ad una ripetizione pedissequa della storia, e chi dice semplicemente che la storia si svolgerà in maniera simile a grandi linee. Alla fine di ogni età c'è un cataclisma che cancella il vecchio mondo, e pone le condizioni per quello nuovo dell'età seguente. Tutto questo ci ricorda il diluvio. È abbastanza diffuso fra le varie religioni antiche l'idea che il ciclo sia diviso in 4 età. Nella Grecia classica ad ognuna delle 4 età corrisponde una razza umana, progressivamente più imperfetta. La prima età è l'età dell'oro, seguono quella dell'argento, quella del bronzo ed infine la nostra, ossia quella di ferro; anche nella denominazione si nota la progressiva degenerazione e l'allontanamento dalla perfezione iniziale. Ora, nella Bibbia si parla del solo diluvio, e quindi sembrerebbe che la storia si divida in due parti; in realtà, però, c'è almeno un'ulteriore suddivisione. Nell'età mitologica dell'oro, l'uomo era perfetto ed era con Dio. Questo periodo sembra riecheggiare il tempo in cui Adamo ed Eva soggiornarono nel giardino dell'Eden, dove Dio passeggiava e risiedeva con l'uomo; inoltre, nella Bibbia si parla di perfezione iniziale dell'uomo e di caduta in seguito al peccato originale. Si può quindi ben dire che il soggiorno nell'Eden può esser considerato come una sorta di età dell'oro.
Un altro parallelo lo si può fare fra i giganti biblici e i titani della mitologia classica. In quest'ultima i titani si ribellano a Zeus, sovrano degli dei, ma vengono sconfitti e relegati nel Tartaro. Pensiamo alla Bibbia: il diluvio, dopotutto, non fa altro che spazzare via dalla faccia della Terra gli uomini e, si immagina, anche i giganti. Le corrispondenze fra i titani greci e i giganti dei testi apocrifi del vecchio testamento non si fermano qui, ma non ne tratteremo in questa sede.
Un altro episodio alquanto curioso è quello riguardante la torre di Babele. Simboleggia chiaramente una sfida a Dio, ed in un certo qual modo sembra replicare il peccato originale, rappresentando una sorta d'ulteriore caduta dell'uomo dalla perfezione iniziale ad uno stato sempre più imperfetto. Babel significa confusione e, proprio a causa della torre, aumenta il disordine fra gli uomini: si ha cioè un allontanamento dalla Verità. La Torre di Babele è un'opera ciclopica, titanica, e si può quindi mettere in relazione con i giganti. Con il diluvio dovrebbero essere morti, ma le parole “anche dopo” ci portano a pensare che in seguito a questo evento catastrofico essi continuino comunque ad esistere, ponendo il problema della loro generazione, e facendoci tornare in mente il libro di Enoc, e quindi l'origine semidivina dei giganti.
Qualche nota merita anche l'arca. È divisa in tre piani, e non è un caso. Questi, infatti, rappresentano i tre mondi: minerale, vegetale e animale. Ora, l'arca deve garantire un nuovo inizio e, come tale, deve contenere in nuce tutte le potenzialità future, e quindi i tre mondi. L'arca può essere considerata equivalente all'uovo primordiale, che nella sua unità contiene tutta la molteplicità futura. Credo che non a caso l'uovo primordiale, il punto d'inizio, ricordi molto la teoria del Big Bang, in cui un punto ha in sé tutto lo sviluppo futuro. Con l'esplosione iniziale, con il dischiudersi dell'uovo si sviluppa tutta la creazione nella sua immensa molteplicità e diversità.
Frasi Celebri di (Antico Testamento) Genesi
- Delitto:
- La sua mano sarà contro tutti e quella di tutti contro di lui. (§ 16, 12)
- Felicità/Infelicità:
- L'istinto del cuore umano è inclinato al male fin dall'adolescenza.
- Solitudine:
- Non è bene che l'uomo sia solo.
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Data creazione biografia:
7 novembre 2006
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