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Biografia di Alfred Hitchcock

Il maestro della suspance

Alfred Hitchcock

Alfred Hitchcock nasce a Leytonston, Inghilterra, nel 1899 e grazie a quell'amore la sua vita si fonde talmente tanto al cinema che solo la morte riesce a impedirgli di continuare a fare film.

Fu uomo pubblico e sicuro di sé stesso, cinico se vogliamo, ma in fondo vulnerabile, sensibile ed emotivo. Raccontava storie di paura quasi per esorcizzarla, perché lui stesso era un pauroso.

Entrò nel mondo cinematografico come disegnatore di titoli nella succursale inglese della "Famous Players-Lasky", dove fece l'aiuto regista di Seymour Hicks (1921) e subito dopo esordì come regista in Number Thirteen, di cui è anche produttore. In seguito, collabora per diversi anni con il cineasta G.Cuttis in "Woman to woman" (1922), "The white Shadow" (1923), "The passionate adventure" (1924), "The blackguard" (1925) e "The prude's fall" (1925).

E' l'allora produttore Michael Balcon che, credendo nelle sue capacità, rende possibili i suoi successivi lavori quali The pleasure garden, The Mountain Eagle nonché The Lodger, il "primo vero film di Hitchcock", ispirato dall'omonimo romanzo di Belloc Lowndes. E' con questo lungometraggio che il pubblico comincia a "subire" la sua capacità di generare paura e suspence.

Hitchcock ebbe la possibilità di lavorare nel cinema a cavallo tra gli anni 20 e i 30, quando cioè, si passò dal muto al sonoro e Blackmail (girato prima muto e poi successivamente sonorizzato) testimonia questo trapasso. E' peculiare il suo stile in questo senso, egli concepisce il dialogo come rumore in mezzo agli altri, un rumore che esce dalla bocca e dai personaggi le cui azioni e sguardi raccontano una storia costruita attraverso immagini; senza che il personaggio parli, si può far vedere come funzioni la sua mente.

François Truffaut nota a tal proposito la sfasatura tra l'immagine e il dialogo, in cui la prima situazione (evidente) e la seconda (segreta) vengono filmate simultaneamente allo scopo di ottenere una efficacia drammatica strettamente visiva. E' così che Hitchcock si trova a essere praticamente l'unico a filmare direttamente, cioè senza ricorrere al dialogo esplicativo, sentimenti come il sospetto, la gelosia, il desiderio, l'invidia; il cineasta più accessibile a ogni pubblico per la semplicità e la chiarezza del suo lavoro è nello stesso tempo quello che eccelle nel filmare i rapporti più sottili tra gli individui. Lo "stile di Hitchcock" si riconoscerà anche in una scena di conversazione tra due personaggi, semplicemente dalla qualità drammatica dell'inquadratura, dal modo realmente unico di distribuire gli sguardi, di semplificare i gesti, di ripartire i silenzi nel corso del dialogo, dall'arte di creare nel pubblico la sensazione che uno dei due personaggi domina l'altro, dalla capacità di suggerire, al di fuori del dialogo tutta l'atmosfera drammatica precisa, dall'arte di condurre da un'emozione all'altra seguendo la sua sensibilità.

Strettamente collegata a questo discorso è la relazione tra personaggi e storia: Hitchcock preferisce che i suoi personaggi abbiano già una certa personalità, privilegiando le situazioni perché "per studiare un carattere occorrono spesso troppe parole". Proprio per questo motivo, egli predilige quasi sempre nei suoi film attori famosi che rispondano automaticamente a certe caratteristiche (ad esempio, con Cary Grant c'è più umorismo, con James Stewart più emozione).

Il suo obiettivo è quello di commuovere, di emozionare, di mettere lo spettatore "nell'azione" facendolo partecipare al film attraverso la logica della cinepresa, riuscendo a piazzarla nel punto giusto per raccontare la storia. Trattenere a qualsiasi costo l'attenzione, creare e perseverare la tensione rende i suoi film inimitabili, perché esercita la sua influenza e il suo dominio non soltanto sui momenti forti della storia, ma anche sulle scene di narrazione, le scene di transizione e tutte le scene normalmente ostiche dei film.

"Bisogna progettare il film come Shakespeare costruiva le sue commedie: per il pubblico". Hitchcock appartiene alla categoria di registi che lavorano per il pubblico, soddisfatti del loro risultato, cioè, solo se questo è accettato positivamente dalla massa. Per ottenere questi consensi, egli ha "combinato la logica matematica con qualche romantica incoerenza", era stupefacentemene portato nel rendere una scena convenzionale in non convenzionale.

La donna che visse due volte, Psyco, Intrigo internazionale, La finestra sul cortile sono stati e sono ad oggi alcuni tra i suoi film più imitati e che hanno avuto una grande influenza dopo la loro uscita.

I suoi lavori sono rivolti a un pubblico globale, imparziali per quanto riguarda le differenti situazioni sociali e geografiche.

Eric Rohmer e Claude Chabrol lo descrivono come "uno dei più grandi inventori di forme di tutta la storia del cinema. Solo, forse, Murnau ed Ejzenstejn possono, su questo argomento, sostenere il paragone con lui. La forma qui non abbellisce il contenuto, lo crea".

"Hitch" si differenzia dalla maggior parte dei registi dell'epoca nonché da quelli attuali per la sua enorme competenza tecnica in tutti i settori del campo cinematografico (fotografia, montaggio, sceneggiatura ecc.) e tale preparazione lo porta a studiare e progettare talmente bene il film prima delle riprese da renderne la realizzazione addirittura noiosa.

La sua perfezione riusciva nell'intento di rendere eccezionalmente simili le scene d'amore con quelle di omicidio.
Credeva fermamente che la tecnica cinematografica permettesse di ottenere tutto quello che fosse desiderato, di realizzare tutte le immagini che potessero essere pensate.
L'utilizzo dell'understatement (modo di presentare avvenimenti molto drammatici con un tono leggero) caratterizzano una sua incredibile predisposizione all'inserimento dell'humor in contesti molto drammatici: quel "Mia mamma non è troppo in sé oggi" in Psyco, "Lo scheletro nella panca" in Nodo alla gola e le innumerevoli situazioni e battute della Congiura degli innocenti ne sono tipici esempi.

Raggiunge l'apice del successo tra gli anni 50 e 60, quando divenne famoso in tutto il mondo grazie alle serie televisive "Sospetto" e "Hitchcock presenta". Dopo 30 anni di carriera, proprio in quel periodo, stravolge tutto con gli Uccelli: stupisce e anticipa di alcuni anni la moda dei film catastrofici, ritrovandosi fuori dal suo tempo ma, data l'enorme spesa per gli effetti speciali, non ottiene il successo che avrebbe meritato.
Nel film c'è anche una certa sperimentazione sonora basata sugli schiamazzi degli uccelli, quasi fossero indispensabili per dare un certo ritmo alla storia.

La musica ha giocato un ruolo fondamentale nella sua carriera e la collaborazione con il compositore Bernard Herrmann, che va dalla Congiura degli innocenti (1955) a Marnie (1964) fu determinante per il successo dei suoi film più riusciti.

L'essenza di questo cinema che gli appartiene può essere spiegata dalle sue stesse parole, con una battuta durante l'intervista di François Truffaut, a proposito di Psycho: "Il mio orgoglio per Psycho sta nel fatto che è un film che appartiene a noi registi, a lei a me, più di tutti i film che ho girato. Non avrei con nessun altro una discussione su questo film nei termini che stiamo usando in questo momento. Tutti direbbero che non è una cosa da fare, il soggetto era orribile, i protagonisti erano insignificanti, non c'erano personaggi... Sicuro, ma il modo di costruire questa storia e di raccontarla ha portato il pubblico a reagire in modo emozionale" .
Muore a Los Angeles nel 1980.

FILMOGRAFIA

- Number thirteen (Numero tredici, opera incompiuta, 1922)

- The pleasure garden (Il giardino del piacere, 1925)

- The mountain eagle (L'aquila della montagna, 1926)

- The lodger: a story of the London fog (Il pensionante, 1926)

- Downhill (Il declino, 1927)

- Easy virtue (Virtù facile, 1927)

- The ring (Vinci per me, 1927)

- The farmer's wife (La moglie del fattore, 1928)

- Champagne (Tabarin di lusso, 1928)

- Harmony heaven (Cielo d'armonia, 1929)

- The Manxman (L'isola del peccato, 1929)

- Blackmail (Ricatto, 1929)

- Elstree Calling (Parla Elstree, 1930)

- Juno and the Paycock (Giunone e il pavone, 1930)

- Murder (Omicidio, 1930)

- The skin game (Fiamma d'amore, 1931)

- Rich and strange (Ricco e strano, 1932)

- Number seventeen (Numero diciassette, 1932)

- Lord Camber's ladies (Le signore di Lord Camper, 1932)

- Waltzes from Vienna (Vienna di Strass, 1933)




- The man who knew too much (L'uomo che sapeva troppo, 1934)

- The 39 steps (Il club dei 39, 1935)

- The secret agent (L'agente segreto, 1936)

- Sabotage (Sabotaggio, 1936)

- Young and innocent (Giovane e innocente, 1937)

- The lady vanishes (La signora scompare, 1938)

- Jamaica inn (La taverna della Giamaica, 1939)

- Rebecca (Rebecca la prima moglie, 1940)

- Foreign correspondent (Il prigioniero di Amsterdam, 1940)

- Mr. And Mrs Smith (Il signore e la signora Smith, 1941)

- Suspiction (Il sospetto, 1941)

- Saboteur (Sabotatori, 1942)

- Shadow of a doubt (L'ombra del dubbio, 1943)

- Lifeboat (I prigionieri dell'oceano, 1943)

- Bon voyage (Buon viaggio, cortometraggio, 1944)

- Aventure malgache (Avventura malgascia, cortometraggio, 1944)

- Spellbound (Io ti salverò, 1945)

- Notorious (Notorious l'amante perduta, 1946)

- The paradine case (Il caso Paradine, 1947)

- Rope (Nodo alla gola, 1948)

- Under capricorn (Sotto il capricorno, 1949)

- Stage Fright (Paura in palcoscenico, 1950)

- Strangers on a train (L'altro uomo, 1951)

- I confess (Io confesso, 1952)

- Dial M for murder (Il delitto perfetto, 1954)

- Rear window (La finestra sul cortile, 1954)

- To catch a thief (Caccia al ladro, 1955)

- The trouble with Harry (La congiura degli innocenti, 1956)

- The man who knew too much (L'uomo che sapeva troppo, remake, 1956)

- The wrong man (Il ladro, 1957)

- Vertigo (La donna che visse due volte, 1958)

- North by Northwest (Intrigo internazionale, 1959)

- Psycho (Psyco, 1960)

- The birds (Gli uccelli, 1963)

- Marnie (Marnie, 1964)

- Torn courtain (Il sipario strappato, 1966)

- Topaz (Topaz, 1969)

- Frenzy (Frenzy, 1971)

- Family plot (Complotto di famiglia, 1975)

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Data creazione biografia: 10 dicembre 2005
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