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Biografia di Alexis de Tocqueville |
Politologo
Alexis Charles de Tocqueville nasce a Parigi nel 1805 da Louise Rosambo, nipote di Malesherbes, difensore di Luigi XVI, e di Hervé de Tocqueville. Il giovane Alexis frequenta il collegio di Metz, città dove suo padre è prefetto nel 1817. Dal 1820 a 1826, Alexis compie studi di diritto, quindi viaggia in Italia dal 1826 a 1827. In questa circostanza redige il suo Voyage en Sicile, dove non è azzardato dire che fa le prove generali del suo viaggio in America. A differenza dei viaggiatori che lo hanno preceduto nel classico Grand Tour, il suo sguardo resta freddo davanti al paesaggio naturalistico e artistico, ma diventa penetrante nel cogliere, per così dire, il paesaggio morale, istituzionale, giuridico, economico. È nominato giudice uditore a Versailles nell'aprile 1827. Troppo giovane per essere eleggibile, opta per la carriera di magistrato. Intreccia un'amicizia con il figlio di una famiglia nobile di Tours, Gustave de Beaumont, con il quale resterà legato tutta la vita. Nel 1828, incontra Mary Mottley, una giovane inglese protestante, che sposerà a Parigi nel 1836. Presta giuramento a Luigi Filippo, ma controvoglia, poiché è legittimista. Decide di andare a studiare il sistema carcerario americano, possibile modello in sostituzione del vecchio sistema francese: ma in effetti, come rivela la sua corrispondenza, intende esaminarne il sistema politico.Si imbarca con Beaumont a Le Havre nel maggio del 1831. Soggiornano a New York, Boston, Filadelfia e Baltimora, quindi a Washington e nuovamente a New York. Di ritorno in Francia, Beaumont e Tocqueville pubblicano nel gennaio 1833 il loro libro Del sistema penitenziario negli Stati Uniti e della sua applicazione in Francia. Dopo la pubblicazione del lavoro, Beaumont è sollevato dalle sue funzioni di sostituto presso il Tribunale di primo grado della Seine; Tocqueville gli manifesta solidarietà e si dimette dal suo posto di giudice supplente.Di ritorno da un viaggio in Inghilterra, si ritira in casa dei genitori, a Parigi, per redigere Della democrazia in America. Apparso nel 1835, il libro conosce un immenso successo.Beaumont e Tocqueville si recano in Inghilterra ed in Irlanda nel 1835. In Inghilterra, Tocqueville osserva la progressione del centralismo a favore del Parlamento, e non dell'esecutivo. Intraprende la redazione della seconda parte del suo libro, ma la interrompe per scrivere una Memoria sul pauperismo. Tocqueville comincia quindi un secondo saggio, Lo Stato sociale e politico della Francia prima e dopo il 1789, ma tratta soltanto la situazione precedente la rivoluzione.I volumi 3 e 4 del saggio Della democrazia in America, apparsi nel 1840, conoscono un successo inferiore ai precedenti.Nel novembre 1837 Tocqueville si presenta alle elezioni a Valognes, vicino a Cherbourg, dove si trova il castello della famiglia: è sconfitto. Sarà rieletto nel 1839, quando il deputato Molé si dimette nel 1839 e il re decreta lo scioglimento delle camere.
Fa parte di una commissione per l'abolizione della schiavitù, ma le sue conclusioni non saranno mai discusse. Intraprende un viaggio in Algeria nel 1841. Approva la colonizzazione pur criticando la politica amministrativa francese. Membro successivamente di una commissione parlamentare sull'Africa da 1842 a 1844 quindi, nel 1847, relatore di una commissione straordinaria sui crediti destinati all'Algeria, si mostra interessato al benessere degli indigeni. Nel 1842, è eletto al consiglio generale del dipartimento della Manica.Nel gennaio 1848, dopo avere rifiutato di partecipare alla campagna dei “banchetti”, che farà cadere il regime, egli pronuncia il più famoso dei suoi discorsi alla camera, dove afferma: «Credo che dormiamo su un vulcano». Nell'aprile del 1848, è eletto a suffragio universale all'Assemblea costituente. Benché particolarmente diffidente dei partiti, aderisce al gruppo riformista detto “sinistra dinastica”, di Odilon Barrot. Chiamato a partecipare alla commissione incaricata di redigere la nuova costituzione, combatte il socialismo, che ha per lui tre principi: il culto del piacere, l'abolizione della proprietà privata e la soppressione della libertà individuale. Partigiano del bicameralismo, è a favore dell'elezione diretta del presidente della repubblica. Il 13 maggio 1849, è eletto alla nuova legislatura ed entra nel ministero Barrot agli Affari Esteri. Ma in ottobre è esonerato dal principe-presidente, che diffida delle forti personalità.Malato, è costretto al riposo e comincia le sue memorie. Nell'aprile del 1851, è eletto per la terza volta Presidente del consiglio generale della Manica. Arrestato in occasione del colpo di Stato del 2 dicembre, presiede ancora un consiglio generale nel marzo del 1852; ma, apprendendo che occorre prestare giuramento, dà le dimissioni. È la fine della sua vita politica. Si mette a redigere L'Ancien Régime e la rivoluzione, il cui primo volume uscirà nel 1856 dove critica la nobiltà francese, che non ha saputo rinnovarsi come aveva fatto l'aristocrazia britannica: non ha ridotto le imposte né eliminato le cariche. Nel 1857, viaggia in Inghilterra per preparare un seguito a L'Ancien Régime e la rivoluzione, ma ha il tempo soltanto di raccogliere delle note. Nell'ottobre del 1858, parte con la moglie per Cannes; egli muore il 16 aprile 1859, dopo una recidiva di tubercolosi. Le sue spoglie mortali sono ricondotte a Parigi.Tratto da www.lafrusta.net, di Alfio Squillaci
Frasi Celebri di Alexis de Tocqueville
- Tempo:
- Ciò che il volgo chiama tempo perso è spesso tempo guadagnato.
- Politica:
- La peculiarità della democrazia non risiede solo nel fatto di aver introdotto nuove parole, ma anche le nuove idee che tali parole esprimono.
- Politica:
- L'esperienza mostra che il momento più pericoloso per un cattivo governo è in genere proprio quando sta cominciando ad emendarsi.
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Data creazione biografia:
13 gennaio 2007
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