Henri Antoine Grouès - Il rivoluzionario che fondò Emmaus
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Bel tipo l'Abbé Pierre. Novantatreenne lucido e vispo. Ha pubblicato un libro dal titolo Mon Dieu, pourquoi? (Mio Dio, perché?), che è uscito l'altro ieri nelle librerie francesi. E' una bomba scoppiata a ridosso del Sinodo dei Vescovi, tenutosi a Roma nei giorni scorsi. «Il voto di castità non elimina il desiderio sessuale - ha scritto - Anch’io ho talvolta ceduto al sesso, in modo passeggero, senza relazioni stabili con una donna. Ho avvertito che per essere soddisfatto il desiderio sessuale ha bisogno di esprimersi in una relazione amorosa, tenera, fiduciosa». Henri Antoine Grouès, vero nome dell'Abbé Pierre, frate cappuccino, ha dedicato la sua vita alla cura degli esclusi, dei clandestini, dei disoccupati e degli immigrati. Durante l'ultima guerra ha salvato molti ebrei ed ha fatto il partigiano nella lotta di liberazione della Francia dal nazismo.
Ha fondato la Comunità Emmaus, oggi composta da 400 gruppi di base sparsi in 38 paesi del mondo.
Nel suo libro sostiene che nella chiesa debbano convivere "preti sposati e preti celibi che possano consacrarsi totalmente alla preghiera e agli altri". Dice anche di essere favorevole all'ordinazione sacerdotale per le donne e al riconoscimento delle coppie omosessuali. Scrive che anche Cristo potrebbe aver fatto qualche esperienza sessuale. «Non vedo alcun argomento teologico che proibisca a Gesù, il Verbo incarnato, di conoscere un'esperienza sessuale. Potrebbe essersi realizzata con Maria Maddalena, la donna a lui più vicina dopo sua madre. Che questo sia accaduto o meno, non cambia nulla all'essenziale della fede cristiana». Su questi temi l'Abbé Pierre critica Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.
«Conosco preti che vivono con una donna da molti anni e che continuano a essere dei buoni preti. Per la Chiesa è una questione cruciale». Tanto più che - nota l’Abbé Pierre - in molte altre confessioni il matrimonio è permesso.